Musicista ucciso, il 17enne fermato: "Non si capiva più niente, mi sono fatto passare la pistola e ho sparato"
Il minorenne dei Quartieri Spagnoli ha ammesso la sua responsabilità nell'omicidio di Giovanbattista Cutolo, 24enne orchestrale assassinato la scorsa notte in piazza Municipio. Ha anche indicato agli inquirenti dove trovare l'arma del delitto e raccontato la sua versione dei fatti
"Pensavo volesse colpirmi con la bottiglia, mi sono fatto passare la pistola in dotazione al gruppo ed ho sparato. È caduto a terra pieno di sangue e siamo scappati via". Come appreso da NapoliToday, è stata questa la 'giustificazione' fornita da B.L.17enne napoletano dei Quartieri Spagnoli ritenuto responsabile dell'omicidio del 24 enne Giovanbattista Cutolo, il musicista 24enne dell'Orchestra Scarlatti Young avvenuto all'alba di oggi, in piazza Municipio, davanti ad una paninoteca, a pochi passi dal molo Beverello e dalla sede del comune Napoli.
La confessione: "Mi sono fatto passare la pistola e ho fatto fuoco"
Il 17enne fermato per omicidio volontario - assistito dal suo legale l'avvocato Davide Piccirillo - ha fornito al sostituto procuratore Francesco Regine del Tribunale per i minorenni la sua versione di quegli istanti concitati finiti in tragedia. Queste, secondo quanto appreso da NapoliToday, le sue parole: "Ho raggiunto il gruppo alla paninoteca verso le 3 del mattino alcuni dei miei amici, quattro o cinque, erano già dentro e stavano facendo questioni con altre quattro persone tra cui la vittima. Io sono arrivato e ho messo il motorino sul cavalletto, ma nel farlo ho urtato quello di quel ragazzo. Lì non si è capito più niente, avevamo bevuto tutti quanti. Dentro al locale abbiamo iniziato a spintonarci, uno di noi ha versato la maionese addosso a qualcuno dell'altro gruppo e la lite è finita fuori. Io ho visto solo il musicista con una bottiglia in mano che alzava un braccio. Lì ho pensato che volesse girarmela addosso. In quel momento mi sono fatto passare la pistola dal mio amico e ho fatto fuoco. È caduto davanti a me per terra pieno di sangue".
Le indagini e il ritrovamento dell'arma
Dopo la tragedia i due gruppi rivali si sono dati alla fuga lasciando la giovane vittima in strada immersa nel sangue, con vistose ferite al torace causate dai colpi d'arma da fuoco. Insieme a Giovanbattista Cutolo c'era la fidanzata. È stata proprio la ragazza ad allertare i soccorsi, che giunti sul posto non hanno potuto far altro che constatare il decesso del ragazzo. Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Napoli grazie alle immagini di videosorveglianza dell'esercizio commerciale sono risaliti all'omicida.
Fondamentali le testimonianze dei presenti e dello stesso 17enne che ha fatto ritrovare l'arma del delitto: si tratta di una pistola Beretta calibro 6,35 che era stata nascosta in una edicola votiva a pochi passi dall'abitazione del minorenne, nei Quartieri Spagnoli. L'arma è stata recuperata dalla Squadra Falchi.
Nei confronti di B.L., peraltro con precedenti per tentato omicidio e truffa, è stato disposto un fermo per omicidio aggravato, porto abusivo di arma da sparo e ricettazione. Si trova ancora presso le camere di sicurezza della Questura partenopea. Nei prossimi giorni dovrà chiarire la sua posizione dinanzi al Gip del Tribunale per i Minorenni.