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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Mennella, gli avvocati della vittima: "Risarcimenti irrisori nonostante la condanna"

L'assassino della donna è stato condannato a 20 anni

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il 25 novembre, Tg2 Dossier, nella puntata che andrà in onda sabato 24, dalle ore 23.30, su Rai Due, dedicherà un ampio servizio al femminicidio di Maria Archetta Mennella, la trentottenne originaria di Torre del Greco accoltellata a morte dall’ex marito, il pizzaiolo torrese Antonio Ascione, 45 anni, nella casa di Musile di Piave, nel Veneziano, dove la donna si era trasferita con i due figli per cercare di rifarsi una vita.

Condanna

L’omicidio è stato perpetrato il 23 luglio del 2017 ma recentemente la vicenda è tornata all’onore delle cronache per via della discussa sentenza di primo grado pronunciata il 4 ottobre 2018 dal Tribunale di Venezia, e accolta con sdegno e indignazione dai familiari della vittima: l’assassino è stato condannato a vent’anni di reclusione. Nel servizio, curato dalla giornalista Frediana Biasutti, tuttavia, ci si concentrerà in particolare sulle vittime cosiddette “riflesse” di questo come di altri crimini sul genere, i figli, soprattutto minori, che si ritrovano all’improvviso senza entrambi i genitori, una ammazzata in modo cruento, l’altro in carcere: Mariarca ha lasciato una figlia e un figlio, che oggi hanno rispettivamente 16 e 10 anni. I due ragazzi sono tornati nella loro città di origine, vivono con la sorella della vittima Maria Assunta, che ne ha acquisito la tutela, e tra mille difficoltà e con il cuore straziato di cicatrici stanno cercando di ritrovare un po’ di normalità e serenità.

Intervista

Frediana Biasutti, tra gli altri, ha intervistato, nella sua casa di Trecase, nel Napoletano, l’altra sorella di Mariarca, Virginia, e Riccardo Vizzi, il consulente personale di Studio 3A. Lo studio si è fatto carico a titolo gratuito delle spese legali, oltre che di tutte le loro necessità sul piano giuridico, burocratico e anche pratico. Nell’intervista si è parlato molto dei ragazzi e di come stanno affrontando la tragedia subita che li ha profondamente segnati, ma si è discusso anche di tante “inadeguatezze”: in primis, ovviamente, quella della pena inflitta al killer, ma anche quella della recente legge che “dovrebbe” tutelare le vittime “superstiti” dei femminicidi. “Dovrebbe” perché prevede risarcimenti irrisori da parte dello Stato.

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