Giovanni ucciso con una coltellata al cuore: restano in carcere i due minorenni accusati dell'omicidio

Restano in carcere i due 15enni di Torre Annunziata accusati dell'omicidio di Giovanni Guarino, il 19enne di Torre del Greco ucciso con una coltellata al cuore dopo una lite scoppiata, per futili motivi, lo scorso 10 aprile nei pressi di un'area giochi. La decisione arriva dal tribunale del Riesame, che ha respinto la richiesta di scarcerazione dell’avvocato Mauro Porcelli che difende i due giovanissimi.

Entrambi i minori hanno ribadito la loro innocenza. "Il tribunale per i minorenni ha, per il momento, confermato l’ordinanza, ma noi continuiamo a fare il nostro lavoro e ad essere fiduciosi, oggi più che mai, soprattutto alla luce delle numerosissime incongruenze che sono emerse dalla lettura degli atti di indagine”, fa sapere Porcelli.

Il legale spiega che l'amico di Giovanni - rimasto ferito - e il presunto testimone oculare avrebbero "cambiato la loro originaria versione dei fatti e tra le loro nuove dichiarazioni sono emerse delle inconciliabili incompatibilità che fanno comprendere come gli inquirenti siano davvero assai lontani dalla verità". Per questo, la difesa dei due principali accusati ha predisposto "indagini investigative che prevedono la nomina di consulenti tecnici, tra cui medici legali, e si è provveduto a sollecitare in più occasioni il pubblico ministero affinché vengano effettuati numerosi approfondimenti ed integrazioni d’indagine, con richiesta di riesumazione della salma e di visite sulla persona del soggetto ferito, proprio alla luce delle citate contraddizioni”.

In attesa di conoscere le motivazioni che hanno spinto il Riesame a prendere questa decisione, l’avvocato Mauro Porcelli annuncia il ricorso per Cassazione. Intanto, il giovane Giovanni - che proprio ieri avrebbe compiuto 19 anni - è stato ricordato con una commovente fiaccolata per le strade di Torre del Greco alla quale hanno preso parte oltre 400 persone.