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Cronaca Castellammare di stabia

Omicidio Tommasino, il consigliere fu aggredito pochi giorni prima del delitto

A schiaffeggiarlo, secondo la testimonianza del fratello della vittima, un esponente di spicco dei D'Alessandro, il clan della zona

Il processo per l'omicidio di Gino Tommasino, consigliere comunale Castellammare di Stabia ucciso nel febbraio 2009, ha visto ieri scritta una delle sue pagine più importanti. In aula ha infatti testimoniato il fratello del politico, Giovanni, aggiungendo ulteriori dettagli che indirizzano il delitto verso il clan camorristico dei D'Alessandro: pochi giorni prima di morire la vittima sarebbe stata schiaffeggiata in pubblico da un esponente di spicco della cosca.

Nonostante Giovanni Tommasino avesse in passato negato la vicinanza di suo fratello agli ambienti camorristici di Castellammare, questo episodio ed un altro da lui raccontato – nei giorni successivi alla lite Gino avrebbe incontrato Sergio Mosca, uno dei ras della zona – gettano una luce differente sulla vicenda.

Ci sono anche dei dubbi, però, sulla testimonianza. Giovanni Tommasino ha ammesso di aver già letto il contenuto dei verbali dei collaboratori di giustizia riguardanti l'omicidio: si tratta di un'ammissione in buona fede che potrebbe rendere giuridicamente inattendibili le sue dichiarazioni. Il prossimo 7 giugno si terrà una nuova udienza, con ulteriori testimoni convocati dall'accusa.

Al centro del processo non solo la vicenda tragica del consigliere comunale, ma anche una gestione della cosa pubblica stabiese in cui la camorra potrebbe rivelarsi ancora troppo vicina alle istituzioni.

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