Omicidio di Francesco Pio Maimone, la polizia esegue un fermo
Il fermato è figlio di un affiliato al clan Cuccaro, deceduto in un agguato di camorra nel 2013
La Polizia di Stato ha eseguito nella serata di martedì un decreto di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di V.F.P., ritenuto dagli inquirenti gravemente indiziato del reato di omicidio aggravato dalle modalità mafiose previste dall’art. 416 bis 1 c.p. Il provvedimento è stato emesso all’esito delle indagini condotte dalla Squadra Mobile, coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, in relazione all’omicidio d Francesco Pio Maimone, di 18 anni, avvenuto durante la notte del 20 marzo scorso nella zona del lungomare di Napoli.
Gli accertamenti svolti hanno evidenziato che nei pressi di uno chalet sito in via Caracciolo si sono affrontati due gruppi di giovani, a seguito di una lite per futili motivi. L’indagato che ha partecipato alla lite, nell’allontanarsi dal luogo, avrebbe estratto una pistola esplodendo diversi colpi d’arma da fuoco. Uno dei colpi esplosi ha ferito mortalmente il giovane diciottenne, che è risultato totalmente estraneo alla vicenda.
L’indagato nella giornata di lunedì si è reso irreperibile, ma è stato rintracciato martedì dalla Squadra Mobile e dal commissariato San Giovanni presso un’abitazione di alcuni conoscenti nel quartiere Ponticelli. Il fermato - riferisce in una nota la Questura di Napoli - è figlio di un affiliato al clan Cuccaro, deceduto in un agguato di camorra nel 2013.
Il provvedimento eseguito è una misura precautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.