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Cronaca Pianura / Via Pallucci

Omicidio Balestrieri, ridotta in Appello la condanna al boss Marfella

Da ergastolo a 20 anni di reclusione per l'omicidio del 44enne che aveva iniziato a portare a termine estorsioni senza l'ok del clan. Stessa pena anche per gli esecutori materiali del delitto, avvenuto a pianura nell'aprile del 2014

Per il boss camorristico Salvatore Marfella, e per Giuseppe Foglia, Emanuele Bracale e Lorenzo Carrillo, ritenuti responsabili dell'omicidio di Francesco Balestrieri avvenuto nel 2014 a Pianura, la Corte di Assise di Appello di Napoli ha deciso per una riduzione della pena da ergastolo a 20 anni di reclusione.

L'ergastolo era stato loro comminato il 5 dicembre 2019, al termine del processo di primo grado al di Napoli.

Secondo il racconto di un collaboratore di giustizia, fu Salvatore Marfella a decidere la morte di Balestrieri, una "sentenza" eseguita poi da Giuseppe Foglia  e da Emanuele Bracale. La vittima aveva, secondo gli uomini dei Pesce-Marfella, compiuto estorsioni in maniera autonoma nel territorio controllato dall’organizzazione camorristica.

L'agguato avvenne in via Pallucci a Pianura, il 10 aprile del 2014. I sicari speronarono con la loro auto lo scooter di Balestrieri. Foglia e Bracale scesero dalla vettura e spararono al 44enne, che sarebbe morto poco dopo in ospedale.
Lorenzo Carillo, il quarto condannato a 20 anni di reclusione, si occupò infine di recuperare i due killer e portarli via dalla zona dell'omicidio.

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