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Cronaca

Omicidio Femiano, la madre: "Hanno teso una trappola a Eliana"

Il racconto di Luisa Falanga: "Si è allontanata da casa verso le dieci di sera dicendo che sarebbe andata a ballare. È probabile che qualche amica, complice dell'ex Faccetti, abbia convinto mia figlia a uscire e l'abbia condotta a Terracina"

Negli ultimi tempi Eliana Femiano, la ragazza uccisa domenica notte dal suo ex convivente, usciva assai di rado, ancora traumatizzata dalla brutta esperienza vissuta il 20 dicembre dello scorso anno quando Luigi Faccetti, sempre lui, l'aveva quasi ridotta in fin di vita con quattordici coltellate.

Poi, nel fine settimana, ecco giungere un appuntamento in discoteca rivelatosi una trappola: invece di andare a ballare, Eliana è stata condotta da qualcuno da Napoli a Terracina, nella casa dove Luigi Faccetti era agli arresti domiciliari e qui è stata uccisa.

Luisa Falanga, madre della ragazza, è convinta del tranello: "Si è allontanata da casa verso le dieci di sera, dicendo che sarebbe andata a ballare con alcune amiche. Ero contenta perché da quando fu accoltellata il 20 dicembre scorso non usciva quasi mai. Soprattutto aveva paura di quell'uomo. Lei era terrorizzata. In questi mesi sono arrivata anche telefonate di minaccia, ma nessuno immaginava che sarebbe finita così. È probabile che qualche amica, complice di Faccetti, l'abbia convinta a uscire e l'abbia condotta a Terracina. Eliana mi aveva detto di non stare in pensiero perché sarebbe andata in discoteca e avrebbe lasciato il cellulare in macchina. Ma alle quattro di mattina non era rincasata ancora e allora ho chiamato, ma il telefono squillava a vuoto. Alle otto di stamattina mi hanno telefonato i carabinieri per darmi la notizia della morte".

Ma la tragedia chiama in causa anche altre responsabilità: "Nella casa di Terracina abitavano anche il padre e la madre di quell'uomo. È possibile che fossero presenti al momento dell'omicidio, come è possibile che potevano soccorrere Eliana e l'hanno lasciata invece morire".

I familiari ritengono che l'omicidio poteva essere evitato se solo la giustizia fosse stata più rigorosa nei confronti di Faccetti. Dopo aver ferito gravemente Eliana in via Cusenz un anno fa, Faccetti si era costituito. Per lui, otto mesi in carcere, poi in estate un giudice per le indagini preliminare gli aveva concesso gli arresti domiciliari. Nel frattempo il giovane è stato condannato a 8 anni di reclusione per tentato omicidio al termine di un processo con rito abbreviato, che prevede la riduzione di un terzo della pena. Il gip di Napoli, nel concedere i domiciliari, aveva ritenuto attenuate le esigenze cautelari in considerazione del fatto che l'indagato, incensurato, si era costituito e aveva confessato.

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