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Venerdì, 19 Aprile 2024
L'assassinio di Lettere / Lettere

Uccide il fratello, la registrazione poche ore dopo: "Faccio la botta o prendo il posto di Lupin"

Emergono nuovi dettagli sulle indagini a proposito del delitto Martone a Lettere

Era andato a ritirare l'auto di suo fratello, poche ore dopo la sua tragica morte, senza immaginare che nell’abitacolo i carabinieri avessero nascosto delle microspie. "Sciuscià sciuscià, l’ingegnere ingegna! Faccio arrestare a tutti quanti! Se scampo anche questa, secondo me faccio la botta o mi ammazzo solo io...O posso prendere il posto di Lupin", cantava il 36enne Antonio Martone nell'abitacolo, ignaro che queste parole sarebbero poi finite sui giornali. Era lo scorso 31 marzo. Domenico Martone, 33enne lavoratore stagionale in una ditta di conserve, aveva perso la vita, carbonizzato, il giorno prima. Il fratello Antonio in macchina è però euforico: parla da solo, canta, ride.

L'omicidio

Adesso Antonio Martone, cuoco imbarcato su navi da crociera, è in stato di fermo (convalidato dal Gip) per l'omicidio del fratello.
Le sue dichiarazioni rese subito dopo la morte di Domenico sono state smentite dalle indagini successive alla tragedia. I carabinieri hanno ricostruito il giorno del delitto attraverso delle videocamere di sorveglianza installate nei comuni da lui frequentati. Le riprese mostrano Antonio salire in auto a Sant’Antonio Abate assieme al fratello, direzione Lettere. Antonio poi prende delle taniche di benzina dell’abitazione di Domenico, anche qui ripreso da telecamere, e le nasconde in macchina. Secondo gli inquirenti contengono il liquido infiammabile con cui avrebbe dato fuoco a Domenico.

La vittima sarebbe stata attirata in trappola con un messaggio. Secondo gli inquirenti Antonio si sarebbe finto una donna polacca che voleva incontrarlo, e avrebbe finto un'uscita a quattro. Domenico abbocca, è convinto sarebbe stata un'uscita romantica e si mette in auto con suo fratello.

Il pericolo di fuga ed il movente

Un omicidio architettato in ogni dettaglio, e - per gli inquirenti - con un movente semplice: un anno fa Antonio aveva convinto Domenico a stipulare due polizze assicurative a suo favore. Antonio Martone è fidanzato con una donna filippina e trascorre lunghi periodi all'estero. Il suo stato di fermo è giustificato col pericolo di fuga: secondo gli investigatori, avrebbe potuto lasciare il paese.

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