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Cronaca Posillipo / Discesa Coroglio

Omicidio a Coroglio, la provocazione: “Non andate più a ballare”

A lanciarla sono stati, a La Radiazza, lo speaker Gianni Simioli ed il consigliere regionale dei Verdi Francesco Borrelli

Non andate più a ballare, perché andare nei locali ormai significa mettere a rischio la propria vita e quella delle persone care”. Così, nella trasmissione radiofonica La Radiazza, lo speaker Gianni Simioli e il consigliere regionale dei Veridi.

Una provocazione la loro, conseguenza della tragedia di Agostino Di Fiore, il ragazzo assassinato nei pressi di Discesa Coroglio all'uscita da un locale.

“Ormai – aggiunge il consigliere regionale – sembra quasi che le serate debbano per forza concludersi con atti violenti che, questa volta, sono arrivati addirittura all’uccisione di una persona”.

“Liti come quella che ha preceduto la ‘vendetta’ contro Agostino, purtroppo, sono all’ordine del giorno in molti locali della movida napoletana – hanno spiegato Borrelli e Simioli – dove evidentemente non si riesce a garantire un ‘filtro’ all’ingresso che permetta di tenere fuori i violenti e i delinquenti. Spesso, nel selezionare chi deve entrare e chi no, si guarda solo al portafogli secondo l’assurda convinzione che tenere alti i prezzi dovrebbe tenere fuori dal locale le persone violente, senza dimenticare che spesso ad avere maggiori disponibilità economiche sono proprio i camorristi o comunque quelli che vivono nell’illegalità”.

“In questi anni abbiamo visto rampolli di boss che sono stati acclamati dai deejay come star nei locali – spiegano – sia perché offrivano da bere a tutti, sia perché, in una serata, tra champagne, tavolini riservati e super alcolici possono arrivare a spendere anche 20mila euro in una serata in 4 persone, dimostrando un potere economico e un esibizionismo impressionanti”.

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