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Cronaca Avvocata / Via Porta San Gennaro

Marito ucciso davanti ai suoi occhi, in aula: “È lui il killer”

Massimiliano Di Franco venne assassinato a Forcella il 27 febbraio del 2014. Vedova, testimone oculare dell'agguato, in aula. "All'inizio zitta perché ho avuto paura"

Trent'anni, madre di tre figli, non ha esitato in tribunale quando ha ripetuto senza esitazione le accuse verso il presunto killer di suo marito. Massimiliano Di Franco venne ucciso a Forcella il 27 febbraio del 2014: a pochi metri da casa, in via Porta San Gennaro, davanti alla moglie incinta.

Di Franco provò a rialzarsi per non spaventare la moglie. Lei gli chiese conferma sull'identità dell'autore dell'agguato, lui annuì. Scena che la donna ha ripetuto in aula ieri mattina, dinanzi alla Terza Corte di assise del Tribunale di Napoli. Per poi riconoscere l'uomo personalmente.

“Da diversi giorni mio marito mi aveva detto che quel tale lo guardava storto – ha proseguito la donna – Se all'inizio sono stata zitta l'ho fatto solo perché ho avuto paura, ora non posso tollerare il silenzio”. Tensione in aula, tra parti offese e parenti dell'imputato. Persone che gomito a gomito vivono la quotidianità di un quartiere difficile. Alcuni sono stati identificati per volere del giudice, quindi allontanati dall'aula.

Stando alla ricostruzione degli inquirenti, Di Franco sarebbe stato ucciso perché non voleva gestire una piazza di spaccio per conto della cosiddetta “paranza dei bimbi”. Un no che gli sarebbe costato la vita. “Scarcerato ne12012, mio marito era andato a lavorare a Marghera – ha spiegato nel corso dell'udienza la vedova – cercava di stare poco a Napoli”. Era preoccupato per il modo in cui l'imputato lo guardava. “Che interesse avrei a riferire queste cose se non le avessi viste con i miei occhi? – ha spiegato – Mettetevi nei miei panni, ero incinta, hanno ucciso mio marito sotto i miei occhi”.

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