Omicidio Caiafa, la ricostruzione: irruzione dei killer a casa sua mentre faceva un tatuaggio
Dimesso dal Pellegrini il tatuatore 28enne, incensurato, rimasto ferito nell'agguato. Caiafa, con precedenti a carico, era ritenuto vicino ai Terracciano. Suo figlio 17enne rimase ucciso dalla polizia in una rapina lo scorso ottobre
Emergono nuovi particolari sulla morte di Ciro Caiafa, il 40enne padre di Luigi, ucciso a colpi d'arma da fuoco la scorsa notte.
Sarebbe stato raggiunto dai killer nella sua abitazione, un basso di vico Sedil Capuano. I sicari - secondo la ricostruzione degli inquirenti - avrebbero spalancato la porta-finestra sparando contro di lui e contro G.D.M., tatuatore 28enne lì con lui per fargli un tatuaggio.
Il 40enne, diversi precedenti a carico e ritenuto vicino al clan dei Terracciano, ha perso la vita poco dopo il ricovero al Vecchio Pellegrini. Il tatuatore, inizialmente ricoverato con una ferita al fianco destro, è stato già dimesso con 10 giorni di prognosi.
Sulla vicenda proseguono le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e della Compagnia Napoli Stella.
OMICIDIO CAIAFA, IL SOPRALLUOGO DEI CARABINIERI SUL LUOGO DELL'AGGUATO - VIDEO
Caiafa ha fatto il suo ingresso nel nosocomio al Vecchio Pellegrini intorno all'1.15, spegnendosi poco dopo. La vittima è il padre di Luigi, il 17enne rimasto ucciso in un intervento delle forze dell'ordine volto a sventare la rapina che stava portando a termine in siema ad un complice. L'episodio accadde in via Duomo, lo scorso 4 ottobre.
Pochi giorni dopo NapoliToday intervistò Ciro Caiafa sulla morte del figlio.