rotate-mobile
Giovedì, 8 Giugno 2023
Cronaca Secondigliano

Tatuatore Lavezzi ucciso: ergastolo per i due boss

Condanna per mandante e organizzatore da parte della Corte d'Assise d'Appello di Napoli

La Corte d'Assise d'Appello di Napoli si è pronunciata su Arcangelo Abete e Raffaele Aprea, considerati rispettivamente il mandante e l'organizzatore dell'omicidio di Gianluca Cimminiello, il tatuatore di 32 anni ucciso dalla camorra il 2 febbraio 2010.

Entrambi sono stati condannati all'ergastolo. Commozione in aula dei familiari dell'uomo, ucciso per aver reagito a un pestaggio ordito dal clan Amato-Pagano dopo una foto che Cimminiello aveva pubblicato sui social, nella quale sembrava avesse tatuato il calciatore ai tempi del Napoli Ezequiel Lavezzi (circostanza in realtà non vera).

Un gesto che aveva determinato la gelosia di un concorrente, il quale si rivolse al al clan per "dare una lezione" a Cimminiello. Il 32enne però, aggredito nel suo studio di Casavatore, picchiò i suoi aggressori.

Vincenzo Russo, esecutore materiale del delitto, ha avuto un mese fa l'ergastolo in via definitiva. Abete - come ricostruito da diversi pentiti - decise (dagli arresti domiciliari a Milano dove si trovava) che Cimminiello doveva morire perché aveva reagito. L'omicidio del tatuatore fu una sorta di "piacere" da rendere agli Amato-Pagano.

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tatuatore Lavezzi ucciso: ergastolo per i due boss

NapoliToday è in caricamento