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Cronaca Piscinola / Via Campano Giovanni Antonio

Omicidio a Chiaiano:ucciso Roberto Ursillo

Il fatto di sangue in via Giovanni Antonio Campano. In un primo momento si era pensato a un incidente, poi i carabinieri hanno accertato che l'uomo era stato raggiunto da colpi di pistola

Un giovane 20enne, Roberto Ursillo, è stato ucciso in via Giovanni Antonio Campano, nel quartiere di Chiaiano. L'uomo era alla guida di una Palio che è precipitata da un cavalcavia sulla strada sottostante. Il ragazzo era incensurato e vicino alle famiglie camorristiche Abete-Abbinante che, insieme ai Notturno e agli Aprea, si oppongono al gruppo dei cosiddetti "girati" di via Vanella-Grassi nel controllo delle piazze di spaccio a Scampia e Secondigliano. Si tratterebbe, quindi, di un' altra vittima della faida in atto tra gli "scissionisti" che ha già provocato numerosi morti in entrambi gli schieramenti.

In un primo momento si era pensato all'ipotesi di un incidente ma quando i carabinieri sono arrivati sul posto hanno trovato i bossoli a terra in via Campano e hanno accertato che il 20enne era stato raggiunto da colpi di pistola.

Nella Fiat Palio in cui viaggiava la vittima è stato trovato un documento di riconoscimento intestato a un giovane di 20 anni. Con ogni probabilità appartiene alla vittima, ma sono ancora in corso ricerche per accertarlo in via definitiva.

Un tratto della strada su cui è avvenuto l'agguato, via dei Ciliegi, è stato interdetto al traffico per consentire le operazioni di recupero della vettura, finita nelle campagne circostanti. L'agguato è avvenuto intorno alle 13, orario in cui la zona é particolarmente trafficata in quanto coincide con l'uscita degli alunni dalle scuole. Nelle vicinanze c'é anche la stazione "Chiaiano" della metropolitana.

LA PRIMA RICOSTRUZIONE - Roberto Ursillo sarebbe stato affiancato dai killer che, probabilmente, erano in sella a un moto. Nel tentativo di sfuggire ai sicari il 20enne ha svoltato bruscamente sfondando un guard-rail e finendo nelle campagne adiacenti alla strada. I colpi d'arma da fuoco hanno raggiunto la vittima al volto e al collo. Sul luogo dell'agguato si è recato il pm della DDA di Napoli Cesare Sirignano. Le indagini sono rese ancora più difficili dall'assenza di testimoni, anche se si presume che la scena dell'agguato sia stata notata da diverse persone.

LA FAMIGLIA DELLA VITTIMA - Il padre Vincenzo e il fratello Giuseppe di Roberto Ursillo erano stati arrestati nell'ottobre del 2009 a Mugnano dai carabinieri di Casoria perché trovati in possesso di cinque chilogrammi di cocaina che avevano nascosto nell'airbag della vettura sulla quale viaggiavano. Entrambi sono ritenuti dagli inquirenti organici al cartello di cosche che vanno sotto il nome di "Scissionisti". L'altro fratello della vittima, Salvatore, è stato arrestato il 27 febbraio dello stesso anno dalla polizia di Scampia: anch'egli fu trovato in possesso di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente (6,2 chilogrammi di cocaina; 25 grammi di eroina e oltre 4 chilogrammi di marijuana). I poliziotti lo individuarono in un'abitazione del quartiere. Per sfuggire alle manette si lancio dalla finestra ma fu bloccato dopo un inseguimento. Attualmente è libero. Roberto Ursillo era cognato di Antonio Bastone, attualmente detenuto, che gestiva il traffico di droga nel Lotto G di Scampia. (Ansa)

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