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Cronaca Caivano

Omicidio del piccolo Antonio al Parco Verde: processo rinviato, l'imputato ha il Covid

Raimondo Caputo, compagno della madre del bambino, Marianna Fabozzi, ha contratto il virus e non ha potuto partecipare all'udienza

Subisce una battuta d'arresto la ricerca della verità giudiziaria sull'omicidio del piccolo Antonio Giglio, il piccolo di quattro anni volato giù dalla finestra di casa sua nel Parco Verde di Caivano. Il processo che vede imputati la madre Marianna Fabozzi e il compagno Raimondo Caputo è stato rinviato al 9 febbraio prossimo perché quest'ultimo ha il Covid. Per questo motivo non può partecipare all'udienza e il processo deve essere rinviato per legge. I fatti per i quali i due sono stati rinviati a giudizio, con imputazione coatta da parte del Gip, risalgono al 28 aprile 2013. Fu il giorno in cui si verificò la prima tragedia all'interno del rione popolare di Caivano.

La tragedia 

Il piccolo che all'epoca aveva quattro anni volò giù dalla finestra dell'abitazione dove viveva con la madre e la nonna. In un primo momento la madre Marianna Fabozzi, dichiarò agli investigatori che si era trattato di un incidente. Il piccolo si era sporto dalla finestra per guardare un elicottero e si era sbilanciato. Le indagini successive l'hanno portata sul banco degli imputati. L'accusa ai suoi danni è di omicidio volontario aggravato del figlio. Caputo risulta imputato per favoreggiamento nel delitto. Quest'ultimo è stato già condannato all'ergastolo, in via definitiva per l'omicidio della piccola Fortuna Loffredo, avvenuto l'anno successivo sempre nel Parco Verde.

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