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Cronaca

Napoli violenta, notte di sangue: tre omicidi in otto ore

Le vittime: Andrea Nollino, 42 anni, incensurato e titolare di un bar a Casoria, il 18enne Marco Riccio ucciso a Miano e il 21enne Giuseppe Sannino. Il procuratore Colangelo: "Non ci perdiamo d'animo"

Escalation di violenza a Napoli e in provincia con tre omicidi in otto ore. A Ponticelli ieri sera Giuseppe Sannino, giovane di Cercola è stato assassinato e abbandonato davanti l'ospedale Villa Betania mentre un altro è stato accoltellato e ricoverato nello stesso ospedale. Dopo la mezzanotte, un altro omicidio vicino la caserma dei carabinieri di Miano. A perdere la vita un 18enne, Marco Riccio.

Questa mattina, a Casoria, la morte di un titolare di un bar, un 43enne incensurato, ammazzato mentre apriva l'esercizio commerciale in largo San Mauro. Secondo i carabinieri che indagano sulla vicenda, Andrea Nollino potrebbe essere stato ucciso per errore.

Omicidio Andrea Nollino © Tm NewsInfophoto


"Nelle ultime ore il territorio è stato oggetto di fatti di sangue di grande gravità. Le forze dell'ordine non possono essere ovunque, ma l'attenzione della Procura è ben desta e questi arresti lo dimostrano". Lo ha detto il procuratore, Giovanni Colangelo che ha incontrato i giornalisti per illustrare un'operazione contro il clan camorristico D'Alterio - Pianese. "Questi fatti ci inducono alla riflessione, ma non ci perdiamo d'animo".

Omicidio Marco Riccio © Tm NewsInfophoto


Parla di escalation criminale il consigliere regionale Corrado Gabriele. "Le istituzioni, come già fanno forze dell'ordine e magistratura, non devono abbassare la guardia e schierarsi a difesa della stragrande parte della popolazione perbene di quei quartieri delle periferie a nord e a est della città. Si accendano in positivo i riflettori dello Stato, le massime autorità cittadine e regionali spingano per un'immediata convocazione del Comitato per l'ordine pubblico e facciano attenzione a non lasciare soli sul territorio le istituzioni di periferie come le Municipalità e le tante associazioni di volontariato che svolgono in silenzio ogni giorno un compito difficilissimo nella cura del disagio sociale dilagante, che d'estate, con la chiusura delle scuole, spesso unici rifugi e presidi territoriali di civiltà, si allarga sempre di più e coinvolge interi pezzi di territorio". (Ansa)

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