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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Istat, omicidi per abitante: primato negativo per Rovigo, Foggia e Napoli

Per quanto concerne i delitti violenti il primato negativo spetta a Rieti con 7,7 delitti per 10mila abitanti di Rieti, seguita dai 34,7 di Napoli

Il tasso di omicidi più basso, secondo gli ultimi dati Istat, si concentra nelle province dell'Italia centrale. La situazione appare ben diversa al nord e al sud.

Il primato negativo assoluto sugli omicidi nel 2016 va alla provincia di Rovigo (2,9 omicidi per 100mila abitanti), seguita da Foggia, Napoli, Nuoro, Vibo Valentia e Trapani, secondo quanto emerge dall'ultimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile (Bes) dell'Istat.

Per quanto concerne i delitti violenti il primato negativo spetta a Rieti con 7,7 delitti per 10mila abitanti di Rieti, seguita dai 34,7 di Napoli. Seguono a distanza Milano e Rimini.

Le città metropolitane appaiono maggiormente penalizzate rispetto alle province più piccole, come confermato dal tasso di delitti diffusi, che tiene conto delle denunce di furti di ogni tipo e delle rapine in abitazione. Tale tasso, che a livello provinciale non considera le mancate denunce, è in calo negli ultimi due anni dopo tre anni di crescita: nel 2016 (ultimo anno disponibile) si sono registrate in Italia 222,5 denunce ogni 10mila abitanti. In questo caso il gradiente territoriale si inverte mettendo in luce un generale vantaggio delle province del Mezzogiorno rispetto a quelle del Centro e soprattutto del Nord. Soltanto Catania e Bari si collocano – ultime – tra i territori più penalizzati (l’ultimo 20% della graduatoria), con circa 247 denunce per 10mila abitanti. Nel resto del Mezzogiorno invece, fatta eccezione per Napoli (226) e Pescara (224), i tassi sono uguali o inferiori alla media del Paese. Delle 41 province e città metropolitane meridionali, ben 15 entrano nel gruppo dei territori in assoluto meno esposti (il primo 20% della graduatoria), con il minimo per Potenza (63,2). In questo stesso gruppo si trovano soltanto 4 province del Nord (Verbano-Cusio-Ossola, Sondrio, Belluno e Pordenone) e due del Centro (Rieti e Frosinone). Tra le province più sfavorite del Centro Italia si trovano Roma (323) e le toscane Lucca, Pistoia, Firenze, Livorno e Pisa . Al Nord il tasso di delitti diffusi è alto e omogeneamente distribuito tra le province della Liguria e dell’Emilia-Romagna, regione di appartenenza di Rimini, che con 484,6 delitti diffusi per 10mila abitanti è in assoluto la provincia italiana più penalizzata del 2016. Le restanti province dell’area registrano generalmente valori più bassi, ad eccezione di Milano (455) e Torino (312).

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