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Cronaca

Omicidi di camorra, si indaga sulle vittime: le ipotesi degli inquirenti

I carabinieri al lavoro sulle esecuzioni di Luigi Di Rupo a Melito e di Maikol Giuseppe Russo a Forcella. Non si trascura nessuna pista, neanche quella che mette in relazione i due fatti di sangue

Proseguono le indagini sugli omicidi di Luigi Di Rupo, il pregiudicato di 24 anni ucciso a Melito martedì, e di Maikol Giuseppe Russo, 27 enne vittima di un raid la notte di San Silvestro a Forcella.

AGGUATO A MELITO – La lente di ingrandimento degli inquirenti, per quanto riguarda Di Rupo, è puntata sulle ultime ore di vita del ragazzo. Non viene tralasciata alcuna ipotesi, neanche quella – a quanto pare poco accreditata – dello scambio di persona. Di Rupo è stato ucciso con quattro colpi di pistola, di cui due alla schiena.

UCCISO A SAN SILVESTRO – Resta invece accreditata l'ipotesi, per Maikol Giuseppe Russo, che il giovane sia stato vittima di una cosiddetta "stesa": raid in moto di clan concorrenti che sparano all'impazzata allo scopo di terrorizzare i frequentatori del posto. Qualcosa di simile a quanto accadde nel rione Sanità nell'episodio della morte del 17enne Genny Cesarano. Altra ipotesi, quella che il bersaglio potesse essere un altro, nell'ambito di un regolamento di conti tra cosche di Forcella.

L'IPOTESI DEL COLLEGAMENTO – Sempre nell'ottica di battere ogni tipo di pista, gli inquirenti non escludono a priori la possibilità che i due episodi possano avere tra loro una correlazione. Al di là di una certa somiglianza tra le due vittime, però, al momento non ci sono elementi che provino questa tesi.

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