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Cronaca

San Pietro a Patierno, scoperta officina ‘fantasma’ per il riciclaggio di auto

Il ricettatore fuggito, è stato identificato grazie allo smartphone dimenticato su sedile di una delle automobili appena rubata. Indagini in corso sulla rete di complicità

Operazione lampo dei carabinieri della stazione San Pietro a Patierno in un’officina ‘fantasma’ in via Aquino, alla periferia nord-est di Napoli, attrezzata di tutto punto per la ‘cannibalizzazione' di veicoli rubati.

I locali, spiegano le forze dell'ordine, erano ben camuffati: ubicazione in area suburbio con complesso sistema viario secondario; cancellate anonime serrate con doppi lucchetti; video sorveglianza con telecamera esterna puntata sugli ingressi e monitor all’interno, chiaramente senza supporto per la registrazione dei filmati, un sistema funzionale solo per controllare l’arrivo delle auto rubate, preventivamente segnalate, e tenere sotto controllo l’eventuale arrivo delle forze dell'ordine; 80 metri quadrati con contratto d’affitto intestato a una signora ultra settantenne incensurata.

In pratica, un vera officina ‘fantasma’ dove infilare le auto appena rubate, 'cannibalizzarle' in tempi strettissimi e inviare i pezzi al richiedente.

Quando i carabinieri hanno fatto irruzione, chi era all’interno è scappato per le campagne da un’uscita ricavata sul retro, predisposta appositamente per la fuga.

Nell’officina i militari hanno trovato una nuovissima Ford Fiesta già completamente smontata, rubata lo scorso 8 dicembre ad un turista romano in visita a Napoli, una fiammante Renault Clio rubata nel centro di Napoli sempre lo scorso 8 dicembre, appena aggredita dai ‘cannibali', un Fiat Ducato Maxi carico di pezzi della Ford Fiesta pronti a partire per chissà quale destinazione. Infine, sul sedile della Clio, lo smartphone che dopo veloci verifiche è risultato intestato allo stesso soggetto a cui era in uso il Ducato, un 25enne di Torre del Greco. L'uomo è un incensurato senza occupazione che, probabilmente preso dalla frenesia di dover scappare, ha dimenticato il telefonino sul sedile dell'auto.

I militari lo hanno rintracciato e denunciato per ricettazione in concorso con altri da identificare. Proseguono le indagini per far luce sui collegamenti e le complicità necessarie per tenere in piedi il traffico illegale.

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