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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coronavirus, i numeri a Napoli: 3 nuovi casi di positività e 7 decessi nelle ultime 24 ore

Il resoconto giornaliero diffuso dal Comune sulla base dei dati dell'Asl Napoli 1 Centro: la situazione in città

Tre nuovi casi di positività e sette decessi in più rispetto a ieri. E' quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dal Comune di Napoli sui numeri del Coronavirus in città, sulla base dei dati dell'Asl Napoli 1 Centro aggiornati alle ore 11,00 di mercoledì 15 aprile.

Sale, dunque, a 816 in totale il numero dei positivi nel capoluogo campano, mentre 49 sono i deceduti. 

166 sono le persone ricoverate in ospedale, di cui 10 in terapia intensiva. 553 sono le persone in isolamento domiciliare, 133 gli asintomatici. 

101 i clinicamente guariti, 48 quelli risultati negativi in due test consecutivi.

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Presunto focolaio al Vomero: la nota del Comune di Napoli

"L’episodio della nota della Regione Campania che paventava la possibilità di un focolaio epidemico nel quartiere Vomero-Arenella, ha procurato il legittimo timore tra i cittadini, amplificato chiaramente anche dai mass media. Viene anche riferita un’analisi che non è possibile verificare perché basata su informazioni allo stato attuale non disponibili. Al Sindaco di Napoli non è arrivata notizia di alcun focolaio al Vomero". Così in una nota il Comune di Napoli.

"Napoli, ricordiamolo, è esclusa dalla Task Force del tavolo di crisi istituita dalla Regione Campania, ed anche per questo è stato istituito un tavolo istituzionale con la presenza di autorevoli epidemiologici e scienziati per aiutare alla lettura e alla comprensione dei dati in possesso dell’autorità comunale. I Proff. Signoriello, Coppola e Gentile stanno analizzando questi dati con non poche difficoltà in mancanza però di numerosi riferimenti, preziosi alla loro comprensione. Non solo gli articoli pubblicati oggi, ma anche i numeri che ogni giorno vengono comunicati e pubblicati, sollevano un problema grave e urgente di analisi e comunicazione delle informazioni in maniera semplice e corretta".

"La lettura dei dati pubblicati - scrive il Prof Signoriello - non permette di trarre conclusioni certe e definitive sui contagi nei diversi quartieri della città per una serie di motivi: 

  1. Il confronto viene effettuato con i soli numeri assoluti senza valori di riferimento. Un numero assoluto per essere correttamente interpretato deve essere necessariamente riferito ad altre informazioni.
  2. Una di queste dovrebbe essere il numero di tamponi effettuati nei periodi in esame; periodi in esame che dovrebbero essere omogenei per caratteristiche organizzative. E’ noto, tuttavia, che durante questa epidemia l’organizzazione dell’assistenza territoriale è cambiata. A inizio aprile infatti i tamponi sono effettuati dalle UCAD territoriali non solo ai pazienti gravi ma anche spesso ai loro contatti.
  3. I casi non sono stati posti in riferimento alla popolazione. Analizzare i casi senza riferirli alla popolazione porta a differenti interpretazioni. Alla data del 9 aprile in valore assoluto i quartieri con i numeri di casi positivi più alti sono San Carlo all’Arena (n.98) seguito da Fuorigrotta (n.69) e Vomero (n.64). Tuttavia, analizzandoli in riferimento al numero di abitanti l’ordine cambia. La diffusione del contagio analizzata come numero di casi COVID-19 ogni 10.000 abitanti è maggiore nel quartiere Posillipo (17,16) seguito da Vomero (14,41), San Carlo all’Arena (13,87), Chiaia (13,62) e San Ferdinando (13,49)".

“E’ sempre necessario analizzare i dati con scrupoloso rigore scientifico, prima di dare informazioni ai cittadini, perché la popolazione è già molto provata emotivamente e non solo per le notizie dei decessi, delle persone ricoverate in ospedale o in casa, ma anche per la distanza sociale e la 'clausura' che stanno sopportando e che mette a dura prova la stabilità emotiva di tutti. A breve, inoltre, i nostri esperti ci consegneranno i dati epidemiologici per quartiere aggiornati ad oggi e sarà allora che ci si potrà esprimere senza generare falsi allarmi che gettano nel panico i cittadini oppure avanzano commenti su dati crudi che gli stessi nostri esperti hanno ridimensionato in attesa di una lettura più approfondita ed attendibile", affermano il Sindaco de Magistris e l’assessora Menna

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