Coronavirus, i numeri a Napoli: 3 nuovi casi di positività e 7 decessi nelle ultime 24 ore
Il resoconto giornaliero diffuso dal Comune sulla base dei dati dell'Asl Napoli 1 Centro: la situazione in città
Tre nuovi casi di positività e sette decessi in più rispetto a ieri. E' quanto emerge dal bollettino giornaliero diffuso dal Comune di Napoli sui numeri del Coronavirus in città, sulla base dei dati dell'Asl Napoli 1 Centro aggiornati alle ore 11,00 di mercoledì 15 aprile.
Sale, dunque, a 816 in totale il numero dei positivi nel capoluogo campano, mentre 49 sono i deceduti.
166 sono le persone ricoverate in ospedale, di cui 10 in terapia intensiva. 553 sono le persone in isolamento domiciliare, 133 gli asintomatici.
101 i clinicamente guariti, 48 quelli risultati negativi in due test consecutivi.
Presunto focolaio al Vomero: la nota del Comune di Napoli
"L’episodio della nota della Regione Campania che paventava la possibilità di un focolaio epidemico nel quartiere Vomero-Arenella, ha procurato il legittimo timore tra i cittadini, amplificato chiaramente anche dai mass media. Viene anche riferita un’analisi che non è possibile verificare perché basata su informazioni allo stato attuale non disponibili. Al Sindaco di Napoli non è arrivata notizia di alcun focolaio al Vomero". Così in una nota il Comune di Napoli.
"Napoli, ricordiamolo, è esclusa dalla Task Force del tavolo di crisi istituita dalla Regione Campania, ed anche per questo è stato istituito un tavolo istituzionale con la presenza di autorevoli epidemiologici e scienziati per aiutare alla lettura e alla comprensione dei dati in possesso dell’autorità comunale. I Proff. Signoriello, Coppola e Gentile stanno analizzando questi dati con non poche difficoltà in mancanza però di numerosi riferimenti, preziosi alla loro comprensione. Non solo gli articoli pubblicati oggi, ma anche i numeri che ogni giorno vengono comunicati e pubblicati, sollevano un problema grave e urgente di analisi e comunicazione delle informazioni in maniera semplice e corretta".
"La lettura dei dati pubblicati - scrive il Prof Signoriello - non permette di trarre conclusioni certe e definitive sui contagi nei diversi quartieri della città per una serie di motivi:
- Il confronto viene effettuato con i soli numeri assoluti senza valori di riferimento. Un numero assoluto per essere correttamente interpretato deve essere necessariamente riferito ad altre informazioni.
- Una di queste dovrebbe essere il numero di tamponi effettuati nei periodi in esame; periodi in esame che dovrebbero essere omogenei per caratteristiche organizzative. E’ noto, tuttavia, che durante questa epidemia l’organizzazione dell’assistenza territoriale è cambiata. A inizio aprile infatti i tamponi sono effettuati dalle UCAD territoriali non solo ai pazienti gravi ma anche spesso ai loro contatti.
- I casi non sono stati posti in riferimento alla popolazione. Analizzare i casi senza riferirli alla popolazione porta a differenti interpretazioni. Alla data del 9 aprile in valore assoluto i quartieri con i numeri di casi positivi più alti sono San Carlo all’Arena (n.98) seguito da Fuorigrotta (n.69) e Vomero (n.64). Tuttavia, analizzandoli in riferimento al numero di abitanti l’ordine cambia. La diffusione del contagio analizzata come numero di casi COVID-19 ogni 10.000 abitanti è maggiore nel quartiere Posillipo (17,16) seguito da Vomero (14,41), San Carlo all’Arena (13,87), Chiaia (13,62) e San Ferdinando (13,49)".
“E’ sempre necessario analizzare i dati con scrupoloso rigore scientifico, prima di dare informazioni ai cittadini, perché la popolazione è già molto provata emotivamente e non solo per le notizie dei decessi, delle persone ricoverate in ospedale o in casa, ma anche per la distanza sociale e la 'clausura' che stanno sopportando e che mette a dura prova la stabilità emotiva di tutti. A breve, inoltre, i nostri esperti ci consegneranno i dati epidemiologici per quartiere aggiornati ad oggi e sarà allora che ci si potrà esprimere senza generare falsi allarmi che gettano nel panico i cittadini oppure avanzano commenti su dati crudi che gli stessi nostri esperti hanno ridimensionato in attesa di una lettura più approfondita ed attendibile", affermano il Sindaco de Magistris e l’assessora Menna.