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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Notte d'Arte, salta il mega concerto: mancano i permessi

La rabbia del direttore artistico Gianfranco Gallo: "Si è toccato il fondo"

C'era grande attesa per la settima edizione della Notte d'Arte di Napoli: una sorte di Notte Bianca promossa dalla Seconda Municipalità per il Centro storico. Break Napoli, il nome del mega evento, con la direzione artistica dell’attore napoletano Gianfranco Gallo che sui social ha denunciato qualcosa di paradossale: mancano i permessi per il concerto e nessuno se ne sarebbe accorto.

Prima delle parole di Gallo facciamo un passo indietro. L'appuntamento più atteso era il grande concerto che dalle Ore 21 sarebbe dovuto andare in scena in Piazza del Gesù, con tanti ospiti illustri: Maurizio De Giovanni, Peppe Quintale, Nunzia Marciano, Tony Esposito, Maldestro, I Zezi, lo stesso Gianfranco Gallo, Maurizio Capone, Marco Zurzolo, Giovanni Block, Danise.

Tutto era pronto, quasi tutti gli artisti erano giunti sul posto, ma nessuno si è potuto esibire per la mancanza dei pernessi. Il paradosso nasce dal fatto che all'evento erano presenti tutti, dalle istituzioni cittadine a quelle municipali, ma una soluzione non è stata trovata.

"Pensavo di aver visto tutto a Napoli, stasera si è toccato il fondo. La Notte d'Arte per la quale ero stato chiamato come direttore artistico e per la quale tantissimi artisti si erano messi a disposizione ed erano già sul palco, è stata vietata per tutta la parte dei concerti. Motivo? Permessi mancanti , burocrazia, Nulla. Io non so di chi sia la colpa ma, una volta che la festa per il Popolo stava per cominicare , non si poteva trovare una soluzione? C'erano le autorità e vari rappresentanti della polizia urbana, non si poteva risolvere? C'erano il sindaco, gli assessori. Quanto ancora questa città dovrà far scappare via artisti e uomini di buona volontà?", ha commentato Gianfranco Gallo.

"Si concedono concerti - ha continuato - a piazza Plebiscito, passaggi di carrozze per i matrimoni di chissà chi, volgarissime serenate alle finestre, si ferma una notte bellissima e piena di gioia , dedicata all'inclusione , all'abbattimento di qualsiasi muro. Stasera non si è alzato un muro , si è frantumato, restano le macerie di questa allucinante città".

"Ringrazio tutti quelli che erano venuti e tutti gli artisti , da Tony Esposito a Maldestro, ai più giovani, ringrazio Peppe Quintale che chiamato da me aveva preso un aereo a sue spese per essere presente sul palco, ringrazio Maurizio De Giovanni che sono riuscito a fermare in tempo, ringrazio anche tutti quelli che avevano collaborato per la parte artistica. A Francesco Chirico presidente della Municipalità, ragazzo appassionato e forse un po' ingenuo , dico: ti conviene fare politica qui? Ai miei concittadini invece dico: ecco perchè qualche artista va via. Certo io non ho nessuna colpa ma mi sento responsabile, come napoletano, della via che ha preso la mia città", ha concluso il noto attore partenopeo.

Qualche ora prima dell'inizio dell'evento un Gallo carichissimo aveva postato una dedica speciale per il padre Nunzio: "Ciao pa', stasera la Notte d'Arte partira' fuori al Vico Paradiso ai 7 dolori, dove nascesti tu. Del resto se io sono il direttore, la direzione a te doveva portare. Mi sono impegnato e non ho chiesto soldi, l' ho fatto per amore, quell'amore che va' oltre , che tu mi insegnasti e che solo a volte metto in pratica. Io sono piu' complicato di te, ma tutto quel che faccio, lo faccio per aiutare chi spesso non ha voce. E tu, in tema di voci, vicoli e dolori, sai di cosa parlo".

DE STASIO: "LA CITTA' STA IMPLODENDO"

DOCUMENTAZIONE INCOMPLETA

"I concerti della Notte d'arte sono stati ahinoi sospesi. Alla base, da un lato l incompleta documentazione dell'Associazione di Promozione Sociale coorganizzatore dell'evento con la Municipalità, dall'altro il mancato supporto degli uffici preposti.
Tuttavia la Notte d'arte dal primo momento ha deciso di non voler essere una festa di piazza, ma un evento capace di lanciare un messaggio culturale e sociale, quindi a conti fatti il pozzo in Etiopia si farà lo stesso, le cartoline ai potenti del mondo per abbattere i muri che opprimono i popoli saranno spedite, le iniziative dell'unione italiana ciechi si sono svolte, le bande e le paranze musicali dei tanti ragazzi del quartiere si sono esibite, i Musei e le scuole sono stati aperti, le visite guidate, i film, il teatro e le letture sono andate avanti regolarmente.
Sono rammaricato per i tanti artisti che gratuitamente hanno deciso di essere con noi e li ringrazio dal profondo del cuore per il loro prezioso contributo, per gli abbracci, e per aver scelto di restare e fare qualche pezzo come se fossimo nel loro salotto di casa, senza microfoni, senza casse, in mezzo alla gente, decidendo così di essere inclusivi", spiega in un post Francesco Chirico, presidente della II municipalità.

Aggiornamenti ore 7.54 (15/12/2019)

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