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Cronaca Nola / Via Boscofangone

Nola, la denuncia: "Solo promesse, a Boscofangone sempre lo stesso munnezza show"

Gli attivisti di Rifiutarsi.it: "La Terra dei Fuochi continua a bruciare ogni giorno e ad allargarsi sempre di più. Tra le campagne di Nola e Cicciano c'è di tutto tra rifiuti pericolosi e resti di roghi tossici"

Continua a bruciare la Terra dei Fuochi, nonostante tutto. E continuano imperterriti e incontrollati gli sversamenti illegali di materiale tossico, di scarti industriali e rifiuti speciali.

L'ultima denuncia, in ordine di tempo, ci arriva dagli attivisti della pagina web di denuncia di reati ambientali Rifiutarsi.it, durissimi gli attivisti, soprattutto con le amministrazioni locali.

"In questi ultimi tempi ne abbiamo sentite di tutti i colori - scrivono i gestori del sito -: “Aerei militari contro i roghi”, “61 milioni di euro per le bonifiche”, “5 milioni di euro contro i roghi tossici”. Ogni volta che leggiamo questi titoloni, sinceramente noi restiamo un po’ perplessi. L’impressione è che si cerchi di incantare i cittadini campani con dei grandi giochi di prestigio fatti da piccoli illusionisti. La realtà è che la Terra dei Fuochi continua a bruciare ogni giorno e ad allargarsi sempre di più.

A Boscofangone, in particolare tra le campagne di Nola e Cicciano, la situazione non migliora per niente. Se la strada principale sembra "apparentemente" pulita, basta addentrarsi un attimo dentro le stradine di campagne per ritrovarsi di fronte il solito munnezza show. Tra rifiuti urbani, speciali, pericolosi e resti di roghi tossici, non manca nulla. C’è di tutto: si va dagli ormai classici televisori a dei comodi divani e materassi su cui sedersi per godersi lo spettacolo, si continua con rifiuti di officine, tubi elettrici, quintali di scarti edili di ogni sorta, decine di pneumatici, solventi chimici e gli ormai immancabili chili di amianto abbandonato. Ovviamente una gran parte è già stata bruciata. La restante lo sarà a breve.

Boscofangone - rifiuti speciali tra le campagne @Rifiutarsi.it

Al Sindaco Geremia Biancardi, che tanto si è prodigato nel negare quest’emergenza ambientale e sanitaria sul proprio territorio, chiediamo come intenda usare la parte destinata al Comune di Nola dei 5 milioni di euro per la lotta ai roghi tossici. Al neo Sindaco di Cicciano, Raffaele Arvonio, domandiamo come ha intenzione di comportarsi ora che questo fenomeno comincia a presentarsi anche nel suo territorio. Speriamo solo che non faccia come i Sindaci di Saviano, Mariglianella, Scisciano e Striano. Hanno sempre negato la presenza del problema roghi tossici sul proprio territorio comunale. Poi appena hanno saputo dei 5 milioni di euro, si sono precipitati a scrivere al Prefetto Cafagna supplicandolo di entrare a far parte ufficialmente della Terra dei Fuochi".

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