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Cronaca

In manette il latitante Nicola Imbriani: era a Brugine, nel padovano

L'uomo, ritenuto esponente di spicco dei Polverino operante nell'hinterland a nord di Napoli e in varie zone d'Italia e in Spagna, si occupava di reinvestire nell'edilizia privata i soldi del clan

Il latitante Nicola Imbriani, ritenuto esponente di spicco del clan Polverino operante nell'hinterland a nord di Napoli e in varie zone d'Italia e in Spagna, è stato arrestato nelle scorse dai carabinieri a Brugine, in provincia di Padova.

Considerato il braccio destro del capo clan Giuseppe Polverino, anch'egli latitante, si occupava di reinvestire nell'edilizia privata i soldi del clan. L'edilizia, d'alronde, è uno degli affari centrali dell'attività del clan Polverino. Secondo quanto accertato dalle forze dell'ordine, nel quartier generale del clan c'é una unica e incontrastata "compagnia di costruzioni", associazione di diverse imprese edili tutte riconducibili ai Polverino; imprese che possono lavorare "liberamente". Ed è proprio per condizionare a proprio vantaggio e soprattutto a vantaggio del sodalizio qualsiasi decisione politica legata allo sviluppo dell'edilizia nell'area flegrea, che Imbriani, nel 2007, finanziò anche la campagna elettorale di un candidato sindaco di una lista civica.

È dal 2007 che la Direzione distrettuale antimafia di Napoli coordina l'indagine, anche in cooperazione con l'Unidad central operativa della Guardia Civil spagnola, che ha portato ai 40 arresti, al sequestro di oltre un miliardo di euro ed oggi all'arresto di Imbriani. (Ansa)

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