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Cronaca Arzano

La camorra gestiva anche l'attività di un neomelodico: come ripuliva i soldi il clan della "167"

Le intercettazioni acquisite in fase di indagine confermerebbero la versione di un collaboratore di giustizia

La camorra della "167" di Arzano avrebbe ripulito i soldi provenienti da attività illecite anche attraverso la gestione dell'attività di un noto neomelodico. In particolare, Pasquale Cristiano, considerato a capo dell'omonimo clan, avrebbe trovato una "strada alternativa" per ripulire i proventi delle attività illecite, come lo spaccio di droga. A sostenerlo è la DDA e il gip di Napoli Maria Gabriella Iagulli.

Cristiano, ricordiamo, è tra le persone arrestate nei giorni scorsi nell'ambito di un maxi blitz proprio nel rione "167" durante il quale sono stati notificati, dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, 27 provvedimenti restrittivi (di cui 23 in carcere e 4 agli arresti domiciliari) e un decreto di sequestro preventivo di un autonoleggio.

Le intercettazioni acquisite in fase di indagine confermerebbero la versione di un collaboratore di giustizia.  "il cantante era un vero e proprio investimento per Cristiano..." che "...in cambio del finanziamento per l'incisione di un disco, gli corrisponde una percentuale sugli incassi per le partecipazioni a feste e ricevimenti", spiega il giudice. "La natura del rapporto - continua - è confermata anche dall'offerta di 50mila euro che Cristiano avrebbe ricevuto per poter subentrare nella gestione delle attività dell'artista".

Scacco alla camorra della "167"

Lo scorso 25 aprile, nelle province di Napoli, Caserta, Avellino e Cosenza, i militari Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri di Castello di Cisterna hanno eseguito una misura cautelare personale e reale (27 provvedimenti restrittivi di cui 23 in carcere, 4 agli arresti domiciliari e il sequestro preventivo di un autonoleggio), emessa dal G.i.p. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di altrettanti indagati gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione finalizzata allo spaccio di stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio, detenzione illegale di armi, estorsione, ricettazione e trasferimento fraudolento di valori.

L’attività investigativa, svolta dal citato Nucleo Investigativo dal dicembre 2018 al novembre 2021 con il coordinamento della Direzione distrettuale antimafia di Napoli, ha consentito, in sintesi, di documentare: ­ l’operatività di un’associazione camorristica denominata “167”, in Arzano e comuni limitrofi, quale diretta derivazione della consorteria Amato-Pagano, radicata nella zona a nord di Napoli; ­ l’operatività di tre piazze di spaccio ad Arzano (di cocaina, eroina, crack, marijuana e hashish); ­ la consumazione di molteplici episodi estorsivi, in danno di commercianti arzanesi; ­ l’intestazione fittizia di un autonoleggio, di fatto gestito da un indagato.

I nomi degli arrestati

Nel corso delle indagini: ­ si è proceduto all’arresto in stato di latitanza di uno di un elemento di spicco del sodalizio; ­ al sequestro di 2 kg di hashish, più di un etto di cocaina e un revolver. Di seguito i nomi degli arrestati.

In carcere:

CRISTIANO Pasquale, classe 1989,
CRISTIANO Pietro, classe1964
D’ARIA Mario, classe 1991
DE SICA Vincenzo classe 2001
ERRICHIELLO Pasqualina, classe 1978
GRASSINI Luisa, classe1952
LAEZZA Ciro, classe 1993;
LIGUORI Raffaele, classe 1990
MONFREGOLA Francesco, classe 1998
MONFREGOLA Raffaele, classe 1976
MONFREGOLO Anna, classe 1975
MONFREGOLO Giuseppe, classe 1988
MORMILE Vincenzo, classe1992
CAIAZZA Antonio classe 1991
PISCOPO Raffaele, classe2001
PORTENTE Raffaele, classe 1987
RAIANO Carlo, classe 1986
NICOLELLA Eduardo classe 1945
ABATE Davide classe 1986
ALTERIO Raffaele classe 1989
BELGIORNO Giuseppe Classe 1968
MONFREGOLO Mariano classe 1982
NAPOLEONE Renato classe 1983

Ai domiciliari:

AULETTA Patrizia classe 1962
D’ERRICO Carmine classe 1995
PASSANTE Umberto classe 1980
SANTORO Antonietta classe 1981

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