Nave napoletana bloccata al largo della Cina: "Basta polemiche, riportiamo i nostri marittimi a casa"
La vicenda, riportata alla luce dei riflettori da Edmondo Cirielli (FdI), va avanti da mesi
Va vanti ormai da tantissimo tempo la vicenda dei marittimi - alcuni dei quali napoletani - bloccati al largo della Cina. La loro nave (Mba Giovanni) è nei pressi del porto di Huanghua, nel golfo di Bohai sulla costa nord-orientale del Paese.
“Auspico un abbassamento dei toni e una fattiva collaborazione tra la Farnesina, l’Ambasciata d’Italia a Pechino e l’armatore di Napoli Michele Bottiglieri affinchè venga risolta, in tempi rapidi, la questione del cambio di equipaggio a bordo della motonave “Mba Giovanni”, bloccata a largo della Cina da più di un anno”. Così il Questore della Camera e membro della Commissione Affari Esteri Edmondo Cirielli (FdI), riporta all'attenzione dei media la vicenda.
“Pur apprezzando gli sforzi messi in atto dal ministro Luigi Di Maio e prendendo atto della posizione espressa, in una nota ufficiale, dal Ministero degli Affari Esteri - prosegue Cirielli - ritengo che ognuno dei soggetti coinvolti debba assumersi le proprie responsabilità al fine di consentire ai marittimi di poter toccare terra e di ritornare finalmente dalle loro famiglie. Si evitino, quindi, polemiche che potrebbero ulteriormente paralizzare una situazione già complessa". "Ciascuno faccia la propria parte. In ogni caso - conclude - devono essere rafforzate le interlocuzioni con le Autorità cinesi, nell’interesse esclusivo dei nostri connazionali”.
La nave è una bulk carrier di 229 metri battente bandiera italiana e di proprietà della Fertilia (società di Napoli). È arrivata a Huanghua via Filippine con un carico di carbone prelevato in Australia. Per ragioni non meglio precisate non ha però mai avuto il permesso di scaricarlo.