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Martedì, 23 Aprile 2024

Dipendenti del Comune nel terreno sequestrato. La Muncipalità: "Non ci hanno avvisato"

Giallo a Ponticelli per un sopralluogo di Napoli servizi in un cantiere con i sigilli. Il presidente della VI Municipalità: "Vogliono portare qui il terreno di Pianura, procedura non limpida"

Giallo a Ponticelli. I cittadini di via Carlo Miranda si sono svegliati con mezzi e dipendenti di Comune di Napoli e Napoli Servizi che sono entrati all'interno di un cantiere abbandonato per effettuare un sopralluogo. Operazione, pare, propedeutica allo sversamento di tonnellate di terreno proveniente dalle vasche di contenimento dei quartiere Pianura. 

Non ci sarebbe molto di strano se non fosse per due punti. Il primo è che il cantiere è sotto sequestro da circa tre anni e non risulta, alle autorità locali, il dissequestro da parte della Magistratura. I lavoratori hanno aperto i cancelli e poi, prima di andare via, hanno saldato nuovamente il cancello in ferro ma resta il dubbio che non avessero il permesso di farlo.

Il secondo punto che desta perplessità è che le due Municipalità coinvolte, la sesta e la nona, non sono state avvisate del progetto del Comune di Napoli: "E' incredibile che il Comune abbia dei piani per quest'area e non ci abbia coinvolto - afferma il presidente della VI Municipalità Salvatore Boggia - Mi chiedo come sia possibile che queste persone sia entrate in un cantiere sotto vincolo dell'autorità giudiziara". 

E' d'obbligo segnalare che il terreno che si vorrebbe sversare a Ponticelli risulta pulito, come assicurato dall'assessore all'Ambiente della IX Municipalità Tommaso Nugnes, e che servirebbe a riempire i cinque incavi presenti all'interno dell'area cantierizzata. "Nonostante ciò restiamo perplessi - prosegue Boggia - perché prima di riversare qui questo materiale bisogna fare le analisi al terreno del cantiere. E che cosa accade se lo trovano inquinato? Lo abbandoneranno come fatto negli ultimi vent'anni?". 

Infatti, questo terreno abbandonato in via Miranda viene utilizzato come discarica abusiva per rifiuti speciali. Al suo interno è possibile trovare carcasse d'auto, amianto, materiale di risulta edile. Come se non bastasse, nel 2005, dai piloni del palazzo in costruzione e mai completato, cadde perdendo la vita il giovane Francesco Paolillo, 14 anni. "Aspettiamo la bonifica da molto tempo - spiega il fratello Alessandro - sarebbe un segno di rispetto alla memoria di Francesco. Ci hanno sempre detto che non si poteva fare a causa del sequestro e adesso vogliono buttarci il terreno. Sarebbe l'ennesimo schiaffo a mio fratello". 

L'assessore all'Ambiente del Comune di Napoli Raffaele Del Giudice, interpellato sulla vicenda da Napolitoday, si è detto all'oscuro e ha fatto sapere di aver chiesto informazioni ai dirigeti dell'ufficio tecnico. 

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