"Napoli Est brucia", la denuncia dei movimenti: "Da anni il silenzio, è ora di mobilitarsi"
Assemblea pubblica il 29 gennaio promossa dal Comitato civico di San Giovanni, Coalizione Stop Biocidio e Forum Diritti e Salute
Il Comitato civico di San Giovanni, la Coalizione Stop Biocidio e il Forum Diritti e Salute promuovono un'assemblea pubblica sulla situazione di Napoli Est. L'appuntamento è per venerdì 29 gennaio alle ore 17, presso la sala del Consiglio municipale in Via Atripaldi a San Giovanni a Teduccio.
Dura la denuncia che arriva dagli attivisti: “Napoli Est è una bomba ecologica. A fine 2015 ci sono stati alcuni episodi preoccupanti. Lo scorso 28 ottobre 2015, quando ci si è accorti di acqua nera che usciva dai rubinetti: secondo documenti ufficiali dell’Asl non era potabile per 3 giorni e nessuno ha fatto nulla. Un mese dopo, il 1 dicembre, è arrivata l’inchiesta della magistratura e dell’Antimafia che accusa la Q8 di smaltimento di rifiuti tossici. A Vigliena procede l’allargamento dell’area portuale che si sta mangiando il mare e porta sulle strade dell’area orientale decine di tir e container, mentre nei mesi scorsi si sono ripetuti gli allarmi per la Centrale a Turbogas. Da anni è calato il silenzio su Napoli Est – affermano ancora i promotori in un comunicato - per i troppi interessi economici in gioco. I cittadini devono mobilitarsi come hanno fatto a Bagnoli, l’altra ex area industriale della città. È arrivato il momento di non delegare a nessuno il destino della nostra periferia: basta disastro ambientale, difendiamo la salute”.
"L’assemblea cittadina - spiegano gli attivisti - sarà l’occasione per creare una vera e propria rete civica che pretende interventi urgenti per aprire un tavolo di confronto sull’allargamento dell’area portuale, sull’accessibilità delle spiagge e sull’inquinamento marino; chiedere la messa in sicurezza del territorio e le bonifiche delle aree inquinate già individuate; fare chiarezza sulla presenza della Q8 e chiederne la delocalizzazione definitiva, oltre a provvedimenti legislativi ad hoc (già adottati in situazioni analoghe – d.l. n. 136 del 10/12/2013 poi convertito con modificazioni dalla L. 6 febbraio 2014, n.6/2014 terra dei fuochi) per uno screening sanitario di massa riguardante l’area orientale e industriale della città di Napoli".
Moltissimi i movimenti e le associazioni del territorio che, in queste ore, stanno confermando la propria adesione all'iniziativa. All’incontro, inoltre, sono previsti gli interventi del presidente Isde Medici per l’ambiente Napoli Giuseppe Comella e del geologo Franco Ortolani, mentre dagli Usa il professore Antonio Giordano, direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia, invierà un suo contributo scientifico.