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Cronaca

“Napoli come il Cairo”, accuse a Tagadà di La7: “Doppiamente razzisti”

Il parallelismo della trasmissione di Tiziana Panella non ha convinto molti partenopei. Le accuse: luoghi comuni, "monnezza di repertorio" e domande tendenziose

"Napoli è come il Cairo" a Tagadà su La7. La trasmissione dell'emittente ha confezionato un servizio che, tra interviste a cittadini e immagini giustapposte, è riuscito a collezionare un'accusa doppia di discriminazione: sia territoriale verso Napoli, che razziale verso l'Egitto.

La trasmissione di Tiziana Panella ha veicolato – secondo numerosi partenopei – “pregiudizi e luoghi comuni”, attingendo anche al bagaglio di una Napoli tutta buche e “monnezza” che forse è più recente passato che non attualità.

La7 definisce Napoli e il Cairo “umanamente e socialmente vicinissime”. “Abbiamo messo a confronto la città più disorganizzata del medio oriente con Napoli: è venuto fuori l’affresco di uno strano gemellaggio, in cui dai vicoli al mercato alle vendite per strada, passando per gli ambulanti, il traffico, le buche nelle strade viene documentata una straordinaria disattenzione e trascuratezza”. E non manca la domanda sul dna dei napoletani, omaggio ad un Lombroso mai troppo passato di moda.

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