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Cronaca

Napoletano morto in Colombia: il corpo pronto a tornare in Italia

La salma di Mario Paciolla è stata trasferita a Bogotà. Se il corpo lascerà la Colombia non potranno più essere fatti altri accertamenti tecnici

Potrebbero mancare poche ore al trasferimento del corpo di Mario Paciolla dalla Colombia all'Italia. Le spoglie dell'operatore Onu trovato morto in casa a San Vicente del Caguan sono state trasferite a Bogotà dopo l'effettuazione dell'esame autoptico. Il trasferimento del corpo è il preludio del suo rientro a Napoli dove finalmente i suoi familiari e gli amici potranno tributargli l'ultimo saluto con i funerali. A comunicare l'imminente rientro del suo corpo in Italia all'Ansa è stato un funzionario dell'Onu che è voluto rimanere anonimo. Non si ha certezza al momento sui tempi esatti. Il ritorno della salma nel nostro Paese però potrebbe essere dirimente rispetto agli accertamenti tecnici effettuati sul corpo.

Il nodo autopsia e altri accertamenti tecnici

L'istituto di medicina legale e la procura del dipartimento di Caquetà a Florencia hanno in un primo momento comunicato che per avere i primi risultati si sarebbe dovuto attendere due settimane. L'orientamento delle autorità colombiane sarebbe quello di rendere noti i risultati solo dopo la partenza del corpo verso l'Italia. Una “mossa” che in realtà poi inibirebbe eventuali richieste di ulteriori accertamenti tecnici sul corpo da parte dei medici di parte. Una volta partita dalla Colombia, la salma non potrebbe più essere oggetto di ulteriori indagini. Una scelta che rischia di compromettere le indagini e su cui le autorità italiane sono pronte a chiedere attenzione. Intanto alla Camera dei deputati, 32 parlamentari capitanati da Paolo Siani e Gennaro Migliore del Pd hanno presentato un'interpellanza urgente al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio e al ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. La loro richiesta è quella di convocare immediatamente l'ambasciatore colombiano e chiedere attenzione sul caso. Ad annunciarlo è stato Paolo Siani su Facebook.

Il post di Siani 

“Insieme al collega Gennaro Migliore e ad altri 30 parlamentari abbiamo inviato una richiesta di interpellanza urgente al Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e al Ministro della Giustizia in merito alla morte di Mario Carmine Paciolla, un collaboratore Onu di 33 anni, impegnato in un progetto umanitario, che aveva come obiettivo quello di facilitare il percorso di riconciliazione tra il governo colombiano e le Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC). Abbiamo chiesto al Governo se non ritenga necessario intervenire, con tempestività, presso le autorità colombiane, convocando l’Ambasciatore della Colombia, nonché la rappresentanza italiana presso le Nazioni Unite, per acquisire tutte le informazioni utili allo scopo di accertare la verità sulla morte di Mario Carmine Paciolla. È un atto di giustizia che dobbiamo a tutte le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano per la pace in terra straniera”.

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