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Cronaca

Napoletani scomparsi in Messico, chiesto l'intervento dell'Onu

A un anno esatto dalla scomparsa dei tre napoletani (Raffaele Russo, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino), i legali hanno chiesto alla Commissione dei Diritti Umani delle Nazioni Unite un intervento in Messico

Gli avvocati delle famiglie Russo e Cimmino (Raffaele, Antonio e Vincenzo, scomparsi in Messico da un anno) hanno presentato un ricorso all'ONU per chiedere l'intervento in merito alla sparizione dei tre napoletani. Lo rendono noto gli stessi legali, Claudio Falleti e Griselda Herrera Lopez. "Siamo sicuri che l'Onu possa occuparsi della vicenda", spiega Falleti. Oggi ricorre un anno dal giorno della scomparsa dei tre, avvenuta in quel di Tecalitlan, nel difficile stato messicano di Jalisco. 

"VENDUTI PER 43 EURO"

L'avvocato Falleti ha stretto contatti anche con la Commissione Diritti Umani delle Nazioni Unite, Marta Peralta Delgado, che si è impegnata a fare da tramite con il neo presidente Lopez Obrador. Finora le indagini hanno portato all'arresto di tre poliziotti, che hanno confessato di aver ceduto i napoletani, venduti per 43 euro, a un gruppo criminale facente parte del cartello Nuova Generacion. Da allora i responsabili, nonostante diversi identikit circolati, non sono mai stati individuati e arrestati. 

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