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Cronaca

Napoletani scomparsi in Messico: un'intercettazione svela la verità

Il boss “el Quince” ha lasciato carta bianca ai rapitori e il governo messicano lo stava intercettando

Un'intercettazione telefonica allegata agli atti dell'inchiesta sulla scomparsa dei tre napoletani in Messico chiarirebbe il ruolo del boss “el Quince”, attualmente in carcere. Il ras messicano avrebbe lasciato nelle mani dei rapitori due dei tre napoletani rapiti, Antonio Russo e Vincenzo Cimmino. Il boss, interpellato da chi avrebbe materialmente effettuato il sequestro, disse a telefono: “Fatene ciò che volete”. Così “el Quince” ha lasciato al proprio destino i due napoletani consegnandoli di fatto alla volontà dei rapitori.

Il ruolo delle autorità messicane 

Per riuscire a capire quale sia il destino che quest'ultimi hanno scelto per i napoletani, l'avvocato Claudio Falleti ha presentato anche un ricorso all'Onu a cui lo stato messicano ha risposto svelando di essere di fatto a conoscenza del rapimento proprio perché avevano intercettato la chiamata del boss messicano già sotto inchiesta per altri crimini. Continua la pressione da parte dei legali della famiglia ai danni delle autorità messicane giudicate reticenti rispetto all'inchiesta che riguarda i napoletani.

"Dopo un anno e mezzo e tanto lavoro processuale a livello internazionale vogliamo risposte sia dai tribunali che dalla politica. Il sottosegretario Merlo è in partenza per una missione che toccherà anche questo tema. Speriamo che tutto il lavoro che ho svolto finora insieme con l'avvocato Herrera di Madrid possa essere di aiuto" ha dichiarato l'avvocato Falleti.

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