Nave si inclina durante la manutenzione: muore un operaio di Mugnano
Incidente nel bacino galleggiante Mediterraneo di Livorno, dove si stava lavorando sulla nave oceanografica Urania. Il bilancio è di tre feriti e di una vittima, il 39enne Gabriele Petrone
Tragedia nel bacino galleggiante Mediterraneo di Livorno, dove intorno alle 19 di ieri la nave oceanografica Urania si è inclinata di circa trenta gradi, facendo cadere materiali addosso a quattro membri dell'equipaggio. Uno di essi ha perso la vita: si tratta di Gabriele Petrone, elettricista 39enne di Mugnano.
Era già deceduto all'arrivo dei soccorsi. Gli altri tre sono stati ricoverati in ospedale con vari traumi. Uno di essi, grave, è stato operato nella notte ed ora pare non sia più considerato in pericolo di vita.
La nave Urania, a noleggio, è usata da oltre venti anni dal Cnr per importanti campagne oceanografiche nel Mediterraneo. Era in manutenzione a Livorno – dei controlli – dopo alcuni lavori di allungamento allo scafo effettuati nei cantieri Montano.
Imbarcazione e bacino sono sotto sequestro. Portati in salvo gli altri nove marittimi che si trovavano a bordo: nello scafo, a causa dell'incidente, si è anche aperta una falla sulla quale si sta ancora oggi lavorando. Il pubblico ministero Antonella Tenerani ha aperto un fascicolo sull'accaduto e su eventuali responsabilità, a partire da chi ha fissato il puntello che ha ceduto innescando la tragedia.
"Interverremo con un indennizzo economico a sostegno della famiglie", è stato il commento del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, mentre il Cnr ha espresso "il proprio più profondo cordoglio e la propria vicinanza e solidarietà alle famiglie della vittima e dei feriti dell' incidente". A Mugnano, intanto, è lutto.