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Cronaca Acerra

Acerra, guerra alle prostituzione: ai clienti multe a casa

L'ordinanza del sindaco Lettieri prevede sanzioni fino a 498 euro a chi si intrattiene con le lucciole sulla pubblica via e per chi adesca

Con un’ordinanza sindacale, il Comune di Acerra “dichiara guerra” alle lucciole. Il provvedimento, oltre alle sanzioni già previste nei confronti dei clienti e delle stesse prostitute, anche multe più salate, fino a 498 euro, oltre al sequestro del denaro eventualmente corrisposto, con la possibilità che la multa venga notificata presso il domicilio di residenza.

Il sindaco Raffaele Lettieri ha emanato l’Ordinanza Sindacale n. 9 del 11 aprile 2016, anche “a tutela della sicurezza della circolazione stradale, della pubblica incolumità e della sicurezza urbana, nonché con il fine di ridurre fortemente gli interessi criminali allo sfruttamento dei soggetti avviati alla prostituzione e tutelare gli stessi che sono le prime vittime”.

L’ordinanza vieta “a chiunque, sulla pubblica via e su tutte le aree soggette a pubblico passaggio, con particolare riferimento alle strade statali e provinciali che attraversano il territorio comunale, dove è maggiore il rischio di incidenti stradali, di fermare e/o sostare veicoli, di contattare soggetti dediti alla prostituzione ovvero concordare con gli stessi prestazioni sessuali”, e inoltre, vieta a chiunque “di assumere atteggiamenti, comportamenti ovvero indossare abbigliamenti che manifestano in modo inequivocabile l’intenzione di adescare o esercitare l’attività di meretricio”. La violazione di questa Ordinanza comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria fino a 498 euro, e per l’accertamento delle infrazioni, la contestazione delle medesime, la notificazione dei relativi verbali e per la riscossione delle somme dovute, si osservano le disposizioni di cui alla legge 24 novembre 1981, n. 689.

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