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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Mugnano di napoli

Mugnano, "restituita" la Chiesa occupata. Ma gli eventi saranno condivisi

Incontro tra sindaco, parroco e Comitato Civico che ha occupato la struttura per destare attenzione sugli spazi abbandonati. Si trova una mediazione: un calendario condiviso con i cittadini

Ieri pomeriggio, nella sagrestia della Chiesa di San Biagio a Mugnano, si è svolto un incontro tra il Parroco, il sindaco Giovanni Porcelli ed un folto gruppo di cittadini attivi, appartenenti (o simpatizzanti) al Comitato Civico Cambiamo Mugnano per discutere dell’occupazione della Chiesa di Santa Maria in via Diaz che il comitato ha messo in atto da circa un mese.
“La Chiesa - spiegano dal comitato, è stata occupata come atto simbolico per destare l’attenzione sugli spazi abbandonati in città. Il dibattito e l’azione di protesta muovono dall’esigenza di restituire questi spazi alla collettività, di renderli nuovamente fruibili”.

“La Chiesa di Santa Maria è di fatto abbandonata da oltre venti anni" commentano ancora i cittadini  che in questo mese l’hanno messa in sicurezza con lavori di ristrutturazione (soprattutto riguardanti il tetto, ma nel pieno rispetto di quel poco di storico che ancora sopravvive all’interno della struttura) per aprirla poi al pubblico con servizi utili e momenti di aggregazione.

Il primo incontro pubblico si è svolto sabato sera, in cui c’è stato un dibattito su ambiente, discariche ed inceneritori in Campania, si è discusso anche del futuro della cittadina di Mugnano e degli spazi abbandonati che dovrebbero essere restituiti alla cittadinanza come luoghi di incontri e aggregazione, inoltre è stato proiettato un medio-metraggio/inchiesta sulla discarica di Chiaiano, che il Comitato Civico ha contribuito a far chiudere grazie ad una coraggiosa lotta fatta insieme al Presidio Permanente Antidiscarica di Chiaiano e Marano, alle istituzioni locali (tra cui in prima fila l’amministrazione mugnanese) e a moltissimi cittadini attivi di tutta l’area nord di Napoli.

Questa occupazione quindi non è in polemica con la Curia, ma rientra in un discorso molto più ampio di contestazione civile e civica.

Padre Mario, che custodiva le chiavi della Chiesa oggi occupata, è stato disponibile a dialogare con i cittadini, ma ha dichiarato di non poter giustificare, anche comprendendo la bontà della finalità dell’azione, un atto illegale di violazione. Il parroco ha sottolineato che la chiesa non è un bene comunale, ma della curia e che occupandola si occupa una proprietà privata e si commette un illecito. Necessario quindi, prima di trovare un accordo, il ripristino della legalità.

Il sindaco Porcelli si è fatto garante con la chiesa per i cittadini del Comitato, spiegando che “non si tratta di gente che vuole aprire un centro sociale a proprio uso e consumo, ma persone che pongono un problema che esiste, un disagio che dobbiamo affrontate, che anche io mi impegnerò per affrontare. Cittadini di varia natura (impiegati, operai, studenti, pensionati) che hanno pensato al bene comune nel fare questa azione di disobbedienza civile”.
Porcelli, insieme al consigliere del gruppo Napoli Nord, Mauro Romualdo, ha poi cercato di trovare una soluzione che potesse soddisfare tutti ed in grado di evitare conclusioni spiacevoli come una denuncia: la restituzione della gestione della struttura (che per ora, come ha spiegato il parroco, non è ancora stata ufficialmente sconsacrata e quindi non può cambiare destinazione d’uso) alla Chiesa, che però non resterà chiusa nuovamente a tempo indeterminato, ma verrà condivisa con i cittadini attraverso eventi calendarizzati e programmati insieme (nell’attesa che si concluda l’iter burocratico, già avviato, che vedrà il passaggio della struttura dalla Chiesa al Comune).

Nel frattempo il sindaco si è impegnato a trovare anche un altro spazio, di gestione comunale, da affidare ai cittadini che vogliono proporre momenti di incontro di pubblica utilità.
La soluzione ha soddisfatto tutti, perché la problematica della mancanza degli spazi è un’esigenza molto sentita, come ha dimostrato la foltissima partecipazione che l'evento di sabato, proposto dal comitato civico, ha registrato.
 

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