Mugnano, incontro e dibattito sulla Celiachia
A promuovere la serata il Gruppo di Auto Aiuto Celiachia con lo scopo di diffondere consapevolezza e corretta informazione. "Non è una malattia, ma l'intolleranza di un organismo sano al glutine"
Mugnano: un incontro nella Villa Comunale “Miriam Makeba” ha fugato dubbi e curiosità sulla Celiachia. Una serata di condivisione, di informazione “dal basso”, allo scopo di creare una maggiore consapevolezza su un tema molto importante come “l’intolleranza di un organismo sano alla proteina (glutine)”. Anche la scelta della location ospitante il dibattito non è avvenuta per caso: la Villa Comunale di via San Lorenzo è infatti divetanta "Bene Comune" ed è da circa un mese gestita dai cittadini in accordo con le istituzioni locali.
A promuovere l’incontro il Gruppo di Mutuo Auto Aiuto Celiachia coordinato dal Dr. Mauro Romualdo,dalla dott.ssa Alessia Coronato e dalla signora Mariarosaria Baiano, al quale si è aggiunto Giovanni Di Genua del Gruppo La Ragnatela.
La consapevolezza maggiore che si è cercato di trasmettere con questo appuntamento è che la celiachia non è una malattia e di conseguenza quello del celiaco è un organismo sano al 100%, che, semplicemente ha un’intolleranza al glutine.
Giovanni Di Genua spiega che questo tipo di intolleranza (tutte moderna) sembrerebbe essere stata causata da un grano duro geneticamente modificato (a partire dagli anni ’30) molto resistente a varie condizioni atmosferiche, il creso.
Durante l’incontro si è posto anche l’accento sul giro “d’affari” nato intorno alla celiachia: un mercato che sfrutta la credenza diffusa che si tratti di una vera e propria malattia, da curare con farmaci e prodotti e specifici.
“I prodotti per celiaci che si trovano in farmacia o nei grandi centri commerciali - spiegano i partecipanti al dibattito – sono senza glutine, ma spesso contengono sostanze più pericolose per altri versi e di dubbia provenienza, come gli oli vegetali geneticamente modificati e sono anche troppo costosi”.
Si punta molto anche sull’importanza di tornare alla filiera corta e di acquistare direttamente dai produttori, possibilmente da agricoltura biologica, creando così un rapporto basato sulla fiducia oltre che sul risparmio ed evitando di incrementare la speculazione economica.
L’incontro si conclude con un appello sull’importanza della diffusione della corretta informazione, unico modo per creare una vera consapevolezza e conoscenza.
