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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Mozzarelle di bufala con latte brasiliano, la Coldiretti insorge

La mozzarella di bufala rischia di perdere la sua genuinità, per produzioni fatte con latte non italiano. La Coldiretti insorge e chiede di fare immediatamente chiarezza

Toccateci tutto ma non la mozzarella! Uno dei prodotti che contraddistingue la regione Campania sembra essere messo a rischio da produzioni fatte con latte proveniente da altri Paesi. La Coldiretti insorge e chiede di "rafforzare gli strumenti per fare immediatamente chiarezza sul latte e i derivati importati, sulla loro provenienza, con quali marchi e prodotti vengano immessi sul mercato".

La vicenda è stata sollevata dal Financial Times: stando all'articolo apparso su questo giornale, il latte ricavato dall'allevamento di bufali di una grande fazenda brasiliana, congelato istantaneamente usando tecnologia italiana, è inviato in Italia a un ritmo di 170 tonnellate al mese, con una domanda che non smette di crescere.

"Quanto evidenziato conferma e avvalora la necessità di accelerare sull'obbligo di indicare in etichetta la provenienza del latte utilizzato per difendere consumatori e produttori italiani ed evitare effetti generalizzati provocati da eventuali allarmi sanitari provenienti dall'estero" rilevano il presidente, Gennarino Masiello ed il direttore, Prisco Sorbo, della Coldiretti campana.

"Utilizzare il latte congelato non è vietato, ma impiegare quel latte per realizzare un prodotto spacciato tipico Made in Italy è un inganno per i consumatori e un doppio furto per l'agricoltura: da una parte un furto di identità e di immagine che vede sfacciatamente immesso in commercio cibo proveniente da chissà quale parte del mondo come italiano; dall'altra furto di valore aggiunto che vede sottopagati i nostri prodotti agricoli senza alcun beneficio per i consumatori" specificano Masiello e Sorbo. Dalle frontiere italiane - ricorda la Coldiretti - passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, semilavorati, cagliate e polveri di caseina per essere imbustati o trasformati industrialmente "e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all'insaputa dei consumatori".

In Italia sono arrivati nel 2009: "ben 1,3 miliardi di litri di latte sterile, 86 milioni di chili di cagliate e 120 milioni di chilogrammi di polvere di latte di cui circa 15 milioni di chilogrammi di caseina". Complessivamente in Italia sono arrivati 8,8 miliardi di chilogrammi in equivalente latte (fra latte liquido, panna, cagliate, polveri, formaggi, yogurt e altro) utilizzati in latticini e formaggi "all'insaputa dei consumatori e a danno degli allevatori perché non è obbligatorio indicare la provenienza in etichetta". Considerando una produzione nazionale di 10,9 miliardi di chilogrammi, la Coldiretti stima che tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro venduti in Italia sono stranieri mentre la metà delle mozzarelle in vendita sono fatte con latte o addirittura cagliate provenienti dall'estero, ma nessuno lo sa perché non é obbligatorio indicarlo in etichetta.

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