rotate-mobile
Il lutto

Addio al pizzaiolo anti-camorra: Michele Ammendola stroncato da un infarto

Morto a pochi giorni dal suo 46esimo compleanno. Lavorava a Bologna

Avrebbe compiuto 46 anni tra pochi giorni Michele Ammendola, il pizzaiolo anti-camorra stroncato da un infarto ieri sera a Bologna. Era lì che aveva creato una realtà stupenda che univa la lotta alla camorra con l'inserimento nel mondo lavorativo di persone svantaggiate. L'impresa di Ammendola nacque nel 2017 con il nome di “Fattoria di Masaniello”, una pizzeria dove lavoravano persone affette da sindrome di Down e disturbi cognitivi. Poi nel 2020, in piena pandemia, venne ribattezzata “Porta Pazienza” grazie alla collaborazione con la coop “La Formica” all'interno del quartiere Pilastro, uno dei quartieri più disagiati di Bologna. Nella sua pizzeria lavoravano anche migranti in cerca d'integrazione e i suoi prodotti provenivano dalla filiera a chilometro zero e venivano coltivati all'interno di beni confiscati alla camorra. Ammendola lascia una moglie e due figli. Per il suo impegno nell'antimafia sociale era molto conosciuto in città. Gli ha dedicato un messaggio di cordoglio il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.

"Che brutto scherzo ci hai fatto Michele. Tu che ogni giorno pubblicavi le foto dei tuoi bimbi. Tu che mi hai bombardato con il tuo carisma e i tuoi fritti anti camorra, anti violenza, anti fascismo. Tu che mi hai aperto il cuore in un giorno di primavera quando tutta l’Italia era chiusa per la pandemia. Mi hai buttato giù dal letto perché dovevamo assolutamente aprire un giardino per chi era più fragile e in casa non ci poteva stare. Dovevamo aggiustare l’altalena, tagliare l’erba e dirlo al mondo che non si doveva avere paura della solidarietà anche nei momenti più bui. Tu che ci hai convinto che era possibile. Che l’autismo è la sfida. La nostra sfida. Tu che hai fondato una cooperativa sociale, creato lavoro, combattuto la mafia. Tu si una cosa grande Miche’! E Bologna starà accanto ad Alessandra, Francesco e Luca. È l’impegno che ci prendiamo con te. Che la terra ti sia lieve, compagno. Un abbraccio a tutta la famiglia, la comunità della Pizzeria Masaniello e circolo La Fattoria, al Napoli Club e amici”. 

Anche il senatore Sandro Ruotolo, che lo conosceva da tempo per il suo impegno, ha scritto un lungo messaggio in suo ricordo. “Un dolore immenso. Michele Ammendola se n’è andato. D’improvviso, a 46 anni. Penso al dolore di Alessandra, dei figli Francesco e Luca, del padre, Franco. Napoli e Bologna perdono una delle persone più belle che abbia mai conosciuto. Michele voleva dire Napoli Club Bologna ma anche tanto altro. Era un vulcano di idee e quasi tutte le ha trasformate in fatti. Si è inventato la pizza sospesa a Bologna. Si è occupato di terra dei fuochi, ha sostenuto le cooperative sui beni confiscati alla camorra. Mi chiese di portare in Emilia Romagna la Mehari di Giancarlo Siani. E poi, iniziative verso i più fragili, i poveri, gli immigrati. Michele ha anche conosciuto l’autismo in casa sua ed è diventato un punto di riferimento a Bologna dell’associazione dei genitori delle persone autistiche. Siamo tristi e con gli occhi gonfi di lacrime. Michele, che la terra ti sia lieve! Sarai sempre nei nostri cuori”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Addio al pizzaiolo anti-camorra: Michele Ammendola stroncato da un infarto

NapoliToday è in caricamento