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Cronaca Quartieri Spagnoli

Dopo la denuncia il lutto. Nessuno tocchi Ippocrate: "Preghiamo per Emanuele"

Il direttore dell'Asl Napoli 1, Forlenza, decide di comprare telecamere da installare a bordo delle ambulanze e sugli abiti degli operatori

Una notte da dimenticare, quella appena trascorsa nei Quartieri Spagnoli. L'incidente frontale tra due scooter alle 23:00 circa, il decesso del 17enne Emanuele Esposito, il ferimento di un 45enne, la denuncia dell'associazione del personale 118 "Nessuno Tocchi Ippocrate". La pagina facebook di medici e infermieri che lavorano a bordo delle ambulanze ha raccontato un episodio di aggressione ai sanitari intervenuti per soccorrere il 17enne Emanuele. Dell'episodio forniscono invece un racconto diverso amici e familiari del giovane e del 45enne ferito, testimoni dei soccorsi. A cercare di spegnere le polemiche è nuovamente 'Nessuno tocchi Ippocrate', con un post nel pomeriggio. "L'associazione è vicina alla famiglia di Emanuele Esposito deceduto ieri nell'incidente avvenuto ai Quartieri Spagnoli ed esprimere il proprio cordoglio. Chiedo a tutti i followers di evitare di instaurare polemiche inutili", scrivono gli amministratori della pagina, che spiegano poi che i soccorsi sono stati tempestivi: "L'ambulanza libera più vicina era Ascalesi (allertata alle 23.10 e giunta sul posto alle 23.15) e San Gennaro, non esiste una Postazione 118 all'interno dell'Ospedale dei Pellegrini: l'unità Chiatamone si trovava li poiché aveva trasportato un altro paziente e non era operativa in quanto sprovvista di barella.  L'episodio raccontato dalla nostra pagina ci è stato riferito da soccorritori presenti sul posto, chiunque avesse qualcosa da dire noi siamo qui. Preghiamo per Emanuele", concludono dall'associazione. 

IL RACCONTO DI NESSUNO TOCCHI IPPOCRATE

I TESTIMONI: NESSUNA AGGRESSIONE


In merito all'episodio raccontato da 'N.T.I', il direttore dell'Asl Napoli 1 Centro, Mario Forlenza, ha deciso di acquistare telecamere da montare sulle ambulanze. Si tratta di telecamere 'dash', che riprendono tutto quello che succede intorno all'ambulanza, e di body-cam da applicare nei taschini degli operatori in servizio. All'Ansa Forlenza dice: "Ho già dato disposizione. Come Asl ci costituiremo parte civile nei procedimenti avviati a seguito di aggressioni agli operatori". 

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