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Il caso / Vomero

Luca morto a 15 anni dopo il sushi, la madre: "Stava benissimo, vogliamo sia fatta chiarezza"

Prosegue l'inchiesta che vede indagati ristoratore e medico di base. Si attendono i risultati dell'autopsia. Due delle tre amiche al ristorante con lui: "Siamo state male dopo quel pranzo"

Si attendono i risultati dell'autopsia sulla salma di Luca Piscopo, il 15enne studente del Pansini morto due settimane fa in circostanze da chiarire. Sulla vicenda è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo dalla Procura di Napoli: dai pm Luigi Landolfi e Federica D’Amodio sono stati iscritti nel registro degli indagati il titolare del ristorante di sushi al Vomero dove lo scorso 23 novembre il ragazzo aveva pranzato, e il medico di base che lo ha avuto in cura fino al decesso avvenuto il 2 dicembre.
L'obiettivo degli inquirenti è capire se si possa stabilire una connessione tra la morte del 15enne e il cibo che aveva ingerito, e se c'è stato un eventuale errore rispetto alla cura che è somministratagli nei giorni successivi.

La madre: "Stava benissimo, vogliamo chiarezza"

Via Epomeo, i genitori di Luca e i fratelli sono intanto uniti nel dolore. Rosaria Borrelli è la madre di quello che tutti hanno descritto come un ragazzo d'oro e studente modello. Ha spiegato, in un'intervista al Mattino, che Luca stava benissimo. "Non aveva alcun problema, non c'era alcuna ombra nella sua vita".

Quel giorno, spiega, era andato a scuola ed aveva partecipato ad una gita. Poi il gruppo si era sparpagliato e lui aveva scelto di andare al ristorante di sushi con tre compagna di classe. "Sin dalla sera ha accusato dei disturbi fisici, sintomi che potrebbero essere riconducibili a chissà quante altre malattie", spiega la donna: "Dolori alla pancia, diarrea, febbre alta, vomito". Il medico di famiglia gli ha prescritto entorogermina, tachipirina, antibiotici. Non è servito.

Rosaria ed i familiari vogliono si faccia chiarezza: "Abbiamo il diritto di sapere per quale motivo un ragazzino nel pieno dei suoi anni e della sua forza fisica debba finire in questo modo. Vogliamo sapere se ci sono stati errori da parte di qualcuno". La verità, "fosse anche – conclude – per evitare che fatti del genere si ripetano".

Le indagini

Il ristorante nel frattempo resta aperto al pubblico. È stato visitato in questi giorni dai Nas che non hanno riscontrato elementi per disporne la chiusura. Il titolare – che non è italiano – non rilascia dichiarazioni.

Delle tre compagne di classe che avevano pranzato con lui, pare due abbiano raccontato di essersi ammalate in seguito al pasto, probabilmente di salmonellosi. Ricostruzioni, le loro, che sono al momento al vaglio degli inquirenti.

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