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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Ciro non ce l'ha fatta: è morto all'alba

Il tifoso era rimasto ferito a Roma il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia. Da ieri era clinicamente morto, tenuto in vita solo dai macchinari

Questa mattina all'alba è morto Ciro Esposito. Lo comunicano fonti dell'ospedale gemelli di Roma. Esposito, il tifoso ferito a Roma il 3 maggio prima della finale di Coppa Italia, era clinicamente morto, e tenuto in vita solo dai macchinari.

Esposito è morto "per insufficienza multiorganica non rispondente alle terapie mediche e di supporto alle funzioni vitali", spiega in una nota Massimo Antonelli, direttore del Centro rianimazione del Gemelli. Il professor Antonelli, a nome di tutto il reparto "esprime profondo cordoglio e la vicinanza ai genitori di Ciro in questo momento di dolore per la perdita del proprio figlio".

TUTTI GLI INTERVENTI - Il 19 giugno scorso è stato sottoposto a una revisione chirurgica, dopo avere subito pochi giorni prima una lobectomia superiore destra e, in precedenza, diversi altri interventi chirurgici dai quali non si è mai ripreso completamente per via di numerose complicanze dovute alla grave lesione traumatica subita. La prognosi è sempre rimasta riservata.

VICENDA E POLEMICHE - Ciro era su di un bus di tifosi azzurri diretto verso l'Olimpico. Su viale Tor di Quinto tafferugli con i romanisti, l'inseguimento dei responsabili e (pare) il loro pestaggio. Gli spari che gli inquirenti attribuiscono al tifoso romanista "Danielino" De Santis. Addirittura nelle indagini successive all'episodio Ciro, sebbene fosse ricoverato in condizioni difficili al Gemelli di Roma, è stato sottoposto a fermo per aggressione. Misura cautelare poi revocata pochi giorni dopo. In molti hanno puntato il dito verso il Questore di Roma per come era stato organizzato il percorso che avrebbe dovuto portare i supporter del Napoli allo stadio della capitale.

 

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