Coronavirus: due i morti a Napoli
Si tratta di un 66enne di via Petrarca ricoverato in condizioni già gravi il 9 marzo e di un 88enne che presentava invece patologie pregresse
Brutte notizie da Napoli. Sono due le vittime acclarate ieri con il Coronavirus. Il primo è un 88enne risultato positivo al Cotugno per Covid-19, che presentava però patologie multiple pregresse. Il secondo è un 66enne impiegato di via Petrarca ricoverato al Cotugno dal 9 marzo scorso, che non presentava particolari patologie pregresse, anche se già al ricovero era apparso subito grave.
"Questo virus subdolo e assurdo ce l’ha strappato con una violenza atroce. Per il suo recente modo di vivere, avrei fatto il suo nome se mi avessero chiesto: 'chi pensi sia più garantito rispetto al contagio?'", scrive un parente sui social ricordando l'uomo.
Coronavirus, in Campania in contagiati salgono a 222
Un nuovo bollettino è stato reso pubblico ieri dall'Unità di Crisi della Regione Campania rispetto all'emergenza Coronavirus nella serata di giovedì. Al momento sono in totale 222 i casi di persone risultate positive al Covid-19. Di questi sui 70 risultano ricoverati e 15 in terapia intensiva.
L'ospedale Cotugno ha analizzato in totale 147 tamponi in tutta la giornata del 12 marzo, per un totale di 42 positivi. Per tutti i casi è attesa l'ulteriore conferma dell'Istituto superiore di Sanità.
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Esercito in Campania
"Ho scritto al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai ministri dell'Interno e della Difesa e al Capo della Protezione Civile Nazionale”. A parlare è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca che chiede controlli più rigorosi su tutto il territorio regionale. Secondo il numero uno di Palazzo Santa Lucia, c'è bisogno di più forze dell'ordine e dell'Esercito tra le strade per controllare il formarsi di eventuali assembramenti di persone. Una richiesta che ha formulato al Governo e che pone la Campania tra le regioni che stanno applicando con maggior rigore le prescrizioni imposte dal governo nazionale, talvolta addirittura inasprendole.