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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Addio a Tullio Pironti: “È stato un napoletano verace”

Il messaggio di cordoglio del sindaco Luigi de Magistris

“La scomparsa di Tullio Pironti ci porta via un uomo di profonda cultura, un innamorato di Napoli. Ho un ricordo molto bello di Tullio, per la sua schiettezza e la sua umanità. Un napoletano verace. Siamo vicini alla famiglia, agli amici e a quanti hanno avuto la fortuna di conoscerlo.”

È il messaggio di cordoglio del sindaco di Napoli Luigi de Magistris per la morte dello storico editore partenopeo. 

Chi era Tullio Pironti 

Nato nel 1937,come è riportato sul sito ufficiale della sua casa editrice era stato prima scugnizzo, poi pugile (40 incontri, convocato nella Nazionale italiana Pugilato, pesi Welter) e, infine, dal 1972, proseguendo l’attività che era già stata del padre e del nonno, editore.

Il primo libro da lui pubblicato è stato "La lunga notte dei Fedayn" scritto dal giornalista Domenico Carratelli all’indomani della strage di atleti israeliani e sequestratori palestinesi durante le Olimpiadi a Monaco di Baviera.

Tullio Pironti l'editoria l'aveva nel sangue: sempre sul sito della casa editrice si legge infatti: "I suoi avi iniziarono l’attività libraria dopo la persecuzione subìta nel regno borbonico da Michele Pironti, magistrato, imprigionato insieme a Luigi Settembrini, Carlo Poerio e altri patrioti, che fu poi ministro della Giustizia dopo l’Unità d’Italia".

Tullio Pironti ha fatto conoscere in Italia autori stranieri divenuti poi famosi come Don DeLillo, Bret Easton Ellis, Raymond Carver, il Premio Nobel egiziano Naghib Mahfuz. Fra gli autori italiani l’editore Pironti annovera Giuseppe Marrazzo, dal cui libro "Il camorrista" è stato tratto l'omonimo film sulla vita di Raffaele Cutolo. L’autobiografia di Tullio Pironti, Libri e cazzotti è stata curata da Carratelli.

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