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Cronaca

Morte Sara Aiello, il marito accusato di omissione di soccorso

Colpo di scena nella tragedia della 36enne di Pimonte, spentasi nel 2015

Riaperte le indagini su Sara Aiello. È questa la decisione del gip di Torre Annunziata Emma Aufieri a proposito della morte della donna, 36enne di Pimonte, spentasi la notte del 3 giugno 2015 nella sua casa coniugale di Pompei.

Fu ritenuta all'epoca morta per cause naturali. Il giudice, accolta la richiesta di archiviazione nei confronti del marito della donna per il reato di omicidio, ha chiesto al sostituto procuratore di Torre Annunziata di formulare per lui l'imputazione per omissione di soccorso.

Massimo Marano era con sua moglie quella sera. Riprese in un video girato con lo smartphone l'agonia di Sara, spiegando poi che fu il medico al quale si era rivolto a chiedergli di girarlo, per cercare di formulare una diagnosi più precisa.

La famiglia di Sara non ha mai credito a questa versione, sollevando anche il dubbio fosse stata avvelenata. L'autopsia eseguita sui resti riesumati di Sara nel gennaio 2020 evidenziò una morte riconducibile a una cardiopatia ereditaria congenita, scagionando così l'uomo. Arriva ora la richiesta di un nuovo capo d'imputazione per il vedovo e di ulteriori indagini entro tre mesi nei confronti anche dei medici che l'ebbero in cura.

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