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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Caivano

Ciro contro la famiglia della fidanzata rimasta uccisa: "Minacciato come un mostro"

Daniela Falanga, presidente di Arcigay Napoli, ha riportato le dichiarazioni del 22enne che è andata a trovare nella clinica dov'è ricoverato. "Mi ha chiesto: vorrei solo salutarla un'ultima volta"

Ciro è ancora ricoverato nella clinica Villa dei Fiori. Ha perso la sua fidanzata, Maria Paola, morta in seguito all'incidente di cui è ritenuto responsabile il fratello di lei, che la riteneva "colpevole" per la relazione con il ragazzo trans ora ricoverato. È in ospedale che Ciro ha incontrato Daniela Falanga, presidente di Arcigay Napoli, alla quale ha consegnato la sua richiesta: poter vedere la sua compagna, darle un ultimo saluto.

"Il nostro impegno ora è innanzitutto su questo – ha spiega Falanga – e stiamo cercando di capire attraverso il pubblico ministero se sia possibile vedere per l'ultima volta Maria Paola. È il desiderio assoluto che ha Ciro in questo momento". Ciro è "una persona completamente devastata – aggiunge Falanga – non sente i dolori del corpo, solo il dolore del distacco terribile che gli è stato inflitto. Mi ha detto che gli hanno tolto la vita".

"Minacce a Ciro dalla famiglia di Maria Paola"

Secondo Daniela Falanga Ciro avrebbe ricevuto già in precedenza minacce dalla famiglia di Maria Paola. Lei stessa "aveva cercato di comunicare con la propria famiglia, sentiva il grande bisogno di vedere i suoi, di parlare con loro. Invece sono arrivate solo minacce che Ciro ha ricevuto in qualità di persona trans, condannato all'irrisione e alla concezione di essere un mostro. È una vicenda che fa chiarezza su quanto accade nel quotidiano: le persone trans restano ancora le ultime nel panorama dei diritti e sono quelle che maggiormente vivono lo stigma sociale, mentre Maria Paola era una ragazza che andava assoggettata alle chiare dinamiche della cultura patriarcale, doveva essere spersonalizzata. Il suo ragazzo è un trans e in quanto tale era un mostro, una persona che quasi attaccava un virus, una malattia alla ragazza e la cambia. È una situazione critica, una questione culturale e rispetto a questo devo dire che l'Italia è messa proprio male".

Dobbiamo, sostiene Falanga, "assolutamente avere una legge contro l'omolesbobitransfobia. È fondamentale perché ci darebbe la possibilità di poter compiere azioni importanti, estese sull'intero territorio nazionale".

L'udienza di convalida del fermo

Intanto oggi si terrà, davanti al giudice Fortuna Basile del Tribunale di Nola, l'udienza di convalida del fermo di Michele Gaglione, fratello della 20enne che ha perso la vita. Gaglione è accusato di omicidio preterintenzionale, violenza privata e lesioni personali.

Le reazioni del mondo della politica

In tantissimi hanno commentato quanto accaduto alla ragazza, anche figure di rilievo nazionale come il ministro Bonetti e il presidente della Camera Fico.

Il commovente messaggio di Ciro

Il 22enne sui social aveva già dedicato un messaggio alla propria ragazza deceduta. "Amore mio, oggi sono esattamente tre anni di noi, 3 anni. A prenderci e lasciarsi in continuazione, avevo la mia vita come tu avevi la tua. ma non abbiamo mai smesso di amarci. Dopo tre anni ti stavo vivendo ma la vita mi ha tolto l’amore mio più grande la mia piccola. Non posso accettarlo perché Dio non mi ha chiamato a me? Perché proprio a te amore mio. Non riesco più a immaginare la mia vita senza te. Non ci riesco. Non riesco più a dormire penso a te 24 su 24 amore mio, mi manchi, mi manchi tantissimo. Eri l’unica per me, l’unica che mi amava veramente. Non posso accettarlo ancora...non ci riesco. Mi mancano le tue carezze...mi manca quanto mi svegliavi la mattina a darmi fastidio. Mi manca tutto di te, non ho mai smesso di amarti dal primo giorno che ti ho vista...Ti amerò sempre piccola mia".

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