rotate-mobile
Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Caivano / Parco Verde

Orrore al Parco Verde, nuova autopsia per Antonio: "Ma sarà difficile trovare prove"

Secondo l'esperto forense Paolo Picciocchi, la salma del piccolo dopo tre anni non potrà offrire molto agli inquirenti. "Sarà però importante studiare i luoghi del fatto"

"Un atto inevitabile per fugare perlomeno i dubbi relativi alla causa del decesso". Così il professor Paolo Picciocchi, esperto di patologia forense, a proposito della riesumazione della salma del piccolo Antonio Giglio, il bimbo morto nel palazzo degli orrori di Caivano un anno prima di Chicca Loffredo.

"Il cinquanta per cento delle evidenze si palesa durante il sopralluogo giudiziario che si esegue immediatamente dopo l'episodio da chiarire – ha spiegato Picciocchi – tuttavia visti i dubbi emersi a distanza di anni, ricorrere ad un'autopsia, anche se postuma, è inevitabile". Da due giorni le indagini sulla morte di Antonio sono per omicidio volontario. Secondo gli inquirenti non fu un incidente dunque, come invece madre e nonna hanno sostenuto fin da quel tragico giorno.

"La conservazione dei tessuti molli è da escludere visto il tempo trascorso – entra nel dettaglio l'esperto – tuttavia bisogna andare fino in fondo, acciocché si stabilisca nei limiti del possibile la reale causa del decesso". "Per questo, accanto agli esami autoptici, vanno studiati i luoghi in cui il fatto si sarebbe verificato, in questo caso la finestra dalla quale il bimbo sarebbe caduto, l'area dove sarebbe precipitato e stabilire se c'è coerenza tra il punto di impatto e la teoria della caduta accidentale".

"La precipitazione accidentale – spiega Paciocchi in un importante passaggio – presuppone infatti che il corpo venga trovato a poca distanza dal muro in cui si trova la finestra dalla quale il soggetto è caduto. Se invece il punto d'impatto è più lontano di un metro la possibilità che la vittima sia stata spinta va tenuta altamente in considerazione".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Orrore al Parco Verde, nuova autopsia per Antonio: "Ma sarà difficile trovare prove"

NapoliToday è in caricamento