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Cronaca Torre del greco

Covid, muore insegnante 24 ore dopo la madre

Fortuna Longo aveva 61 anni. Il sindaco di Torre del Greco ha chiuso tutte le scuole della città

E' morta 24 ore dopo la madre, Fortuna Longo, insegnante 61enne residente a Boscoreale. La donna, stroncata dal Covid nell'ospedale di Nola, insegnava al plesso Conte dell’istituto comprensivo Falcone-Scauda di Torre del Greco. Era arrivata solo nel giugno 2020 nell'istituto, ma era stata da subito molto stimata e apprezzata da colleghi e studenti. Lascia il marito e due figli. 

L'istituto comprensivo Falcone-Scauda di Torre del Greco era stato tra i primi a chiudere a inizio febbraio, dopo i primi casi di Covid. 

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Chiuse scuole parchi e giardini a Torre del Greco

Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, ha emanato l’ordinanza n. 43/2021​ con la quale è​ stata disposta, a seguito di comunicazione ricevuta dal responsabile U.O.P.C. dell’ASL Na3 Sud, la chiusura del Plesso Scauda e del Plesso Conte dell’Istituto comprensivo “G. Falcone - R. Scauda” dal 15 al 28 febbraio 2021, a causa di un focolaio epidemico.

Con successiva ordinanza n. 44/2021​ è ​stata invece disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza di tutte le scuole della città, di ogni ordine e grado, dei servizi educativi della scuola dell’infanzia, degli istituti pubblici e privati compresi sul territorio comunale, comprese le attività laboratoriali e quelle destinate agli alunni diversamente abili con bisogni educativi speciali.

Disposta, altresì, la chiusura di parchi e giardini. Affidato alle Forze dell’Ordine il rispetto di quanto previsto e disposto dall’ordinanza.

A seguito della riunione del tavolo tecnico, da me convocato nella mattinata odierna ​- spiega il sindaco Palomba - ​ho ritenuto opportuno, sulla base dei dati elaborati dall’Unità di Prevenzione collettiva dell’ASL Napoli 3 Sud, provvedere alla chiusura delle scuole di ogni ordine e grado di tutta la città. Una decisione non semplice, che implica responsabilità politiche, amministrative e giuridiche che, però, non può restare fine a se stessa. C’è bisogno, infatti, che ciascuno faccia la sua parte. In primis le famiglie. Se si pensa che aver chiuso le scuole significhi aver risolto il problema, credo che abbiamo, tutti, una visione fuorviante della realtà. Ai genitori chiedo la massima collaborazione: non mandare i propri figli in presenza a scuola e, tuttavia, consentire loro di stare per strada ingiustificatamente in gruppo, non risolve il problema e rappresenta un incomprensibile controsenso. Garantiremo maggiori controlli del territorio, ma necessaria è la collaborazione dell’intera comunità".

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