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Cronaca Avvocata

Lutto a Montesanto, se ne è andata Fortuna la "bananara"

La donna era conosciutissima nel quartiere popolare di Napoli

Fortuna la "bananara" non c'è più. La donna era un'istituzione a Montesanto e un punto di riferimento per coloro che entravano nella Pignasecca, con il suo sguardo torvio, ma rassicurante.

Il ricordo di Francesca Illiano: "Fortuna è morta oggi. Fortuna, a bananara. Un monumento di Montesanto. E i monumenti non muoiono. Calzini e braciere d’inverno. Piedi nudi d’estate. Mozzicone all’angolo della bocca o tra indice e medio. La voce spessa che viene dalle viscere. Gli occhi piccoli e attenti. Mai un sorriso. Solo una volta, quando a 17 anni mi disse “ciao, Nenne’”. Perché davvero mi aveva vista crescere. Di sfuggita, ogni mattina che le passavo davanti uscendo dalla cumana verso il liceo. Occhi negli occhi, una calamita. Una malía, e ad abbassare lo sguardo ero sempre io. Mi impauriva e mi attraeva, Fortuna. Una donna potente, madre e matrigna. Come Napoli. Come questo pezzo di mondo che da’ i natali a personaggi immensi. I perbenisti storceranno il muso. Le banane erano un pretesto, diranno. Fortuna faceva altro. Non mi importa. Una vita seduta su una sedia di legno con il freddo freddo ed il caldo africano mentre la vita ti passa affianco, è una punizione sufficiente per ogni peccato. Avevo 14 anni ed era lì, era ancora lì quando sono tornata dalla seduta di laurea. Un dagherrotipo. Un riferimento. La geografia delle rughe raccontavano altro. Non una vita di fortuna. Fortuna, a bananara. Un monumento di Montesanto. E i monumenti non muoiono. Fortuna resta lì, e verso il suo chiosco smantellato dal perbenismo continuerò a strizzare l’occhio".

Tanti sui social hanno reso omaggio a Fortuna, con un ricordo speciale.

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