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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Monumenti cittadini, parte il restauro: sponsor privati per i lavori

Il programma Monumentando prevede investimenti per 3,5 milioni di euro. Chi si aggiudicherà la gara potrà coprire con propri banner i siti fino al termine dei lavori, e curare successivamente la manutenzione ordinaria

Ventisette tra fontane, obelischi, statue e ponti della città saranno presto oggetto di interventi di restauro da parte del Comune di Napoli: l'assessorato all'Urbanistica guidato da Carmine Piscopo ha indetto una gara per la selezione di sponsor che progetteranno ed eseguiranno i lavori per un importo totale che supera i 3,5 milioni di euro.

Il programma “Monumentando”, presentato oggi dal Comune, farà quindi largo a sponsor privati nella ristrutturazione delle bellezze cittadine. Riguarderà, tra gli altri, l'Arco di trionfo ed il ponte levatoio del Maschio Angioino, la “Fontana del carciofo” di piazza Trieste e Trento, la “Fontana del Gigante” sul lungomare, il Monumento ai Caduti a Pianura, il ponte di Chiaia, le mura greche di piazza Bellini e quelle di piazza Calenda: un intervento quindi imponente e su tutto il territorio partenopeo.

L'azienda aggiudicataria della gara si occuperà dei restauri coprendo – per la durata dei lavori – i monumenti con i propri banner pubblicitari. I tempi di progettazione andranno dai 60 ai 120 giorni, quelli della gara – a seconda dei monumenti – da 30 fino a 360 giorni. Al termine dei lavori, saranno gli stessi sponsor a provvedere, per massimo 12 anni, alla manutenzione ordinaria.

Il soprintendente per i beni artistici di Napoli, Fabrizio Vona, è d'accordo con la scelta: “Sant'Ignazio di Loyola diceva 'todo modo para buscar la voluntad divina', per noi invece vale il 'todo modo para buscar dineros'. Basta con gli atteggiamenti puristi di chi si scandalizza delle pubblicità di reggiseni davanti alle chiese, viviamo in un mondo nel quale la pubblicità è ovunque e quelle sui monumenti – conclude Vona – contribuendo ai restauri degli stessi, sono le pubblicità che anzi dobbiamo attirare”.

Anche de Magistris difende la scelta: “Quando non hai i soldi devi mettere in campo la creatività – spiega il sindaco – e da sempre abbiamo sposato l'idea che per il bene comune servono non solo le risorse pubbliche ma qualunque tipo di risorsa, purché lecita”. “È bello che imprenditori privati investano per il bene comune – spiega ancora – come è successo con l'Ippodromo di Agnano, con l'adozione di aiuole e come presto succederà con strade e borghi”.

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