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Cronaca Avvocata / Piazza Dante Alighieri

"La terra dei fuochi brucia ancora": è di nuovo mobilitazione generale contro i roghi tossici

In tanti in piazza contro il fenomeno, ancora molto presente, dei rifiuti speciali dati alle fiamme che generano dannose colonne di fumo nero. Manifestazione promossa dall'associazione "La Terra dei Fuochi"

Napoli: è ancora mobilitazione contro i roghi tossici perché "La Terra dei Fuochi non ha mai smesso di bruciare". A lanciare la manifestazione sono stati gli attivisti dell'associazione "La Terra dei Fuochi", guidata da Angelo Ferrillo.

Si torna in piazza, ad un anno di distanza dalla prima mobilitazione generale, ancora in corteo per protestare contro il grave fenomeno dei rifiuti speciali dati alle fiamme e delle conseguenti colonne di fumo nero che avvolgono e avvelenano l'aria per chilometri. Migliaia le denunce e le segnalazioni dei cittadini pubblicate sul blog "La Terra dei fuochi" che testimoniano quanto il fenomeno sia ancora molto, troppo diffuso e quanti disagi e danni crei alla popolazione.

La mobilitazione è partita da piazza Dante e, attraversando via Toledo, si è diretta a Piazza del Plebiscito. In tanti hanno partecipato, con striscioni, mascherine, cartelli e foto di roghi tossici. Qualcuno con le gigantografie dei propri figli e dei propri cari stroncati dal tumore.

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Mobilitazione contro i roghi tossici / foto V.Graniero/NapoliToday

"Se non sono capaci di fermare i roghi tossici, quale credibilità possono avere la politica e le istituzioni nel garantire di bonifiche?", spiega Ferrillo nella conferenza stampa che anticipa di qualche minuto la partenza della mobilitazione.

"Al primo posto ci sono i roghi tossici - continua Ferrillo -, roghi di rifiuti speciali e non di rifiuti urbani. Si tratta di un fenomeno economico-criminale legato allo smaltimento illecito di scarti che arrivano dall'economia sommersa. Se non si fermano questi roghi tossici la regione Campania non avrà futuro perché il nostro futuro è messo seriamente a repentaglio dall'inquinamento atmosferico, che è peggiore dell'inquinamento del suolo".

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