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Cronaca

Michele Zagaria, "capastorta" dei Casalesi

Il 26 luglio 2010 la polizia scientifica diffuse il suo identikit realizzato sulla base delle descrizioni di collaboratori di giustizia. Tutte le condanne degli ultimi mesi

Michele Zagaria, soprannominato capastorta. Il re del cemento a livello nazionale finito in manette nel suo paese, Casapesenna, nel casertano. I suoi interessi, negli appalti pubblici e non, partono dalla Campania per estendersi fino al Lazio, la Toscana, l'Umbria, l'Abruzzo, la Lombardia e l'Emilia-Romagna.

Il 26 luglio 2010 la polizia scientifica diffuse il suo identikit realizzato sulla base delle descrizioni di collaboratori di giustizia. Il 19 giugno 2008, nel processo d'appello del maxiprocesso Spartacus, viene condannato alla pena dell'ergastolo, insieme ad altri componenti del clan dei Casalesi. Il 13 ottobre 2010 la Corte d'assise di Latina condanna Zagaria all'ergastolo per l'omicidio di Pasquale Piccolo, ucciso il 22 luglio 1988 a Gaeta. Zagaria è considerato il mandante dell'omicidio.

Il 15 ottobre 2010 subisce infine un'altra condanna all'ergastolo da parte della Corte d'appello di Latina.

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