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Cronaca

Arresto Zagaria, nel bunker crocifissi e libri del magistrato Cantone

Il boss, secondo i magistrati della Dda, viveva in quel rifugio da anni, limitandosi moltissimo nelle uscite e salendo di tanto in tanto nella villetta in superficie di proprietà di un suo fiancheggiatore

Nel bunker ove si nascondeva Michele Zagaria, il superlatitante dei casalesi catturato oggi Casapesenna, c'erano un crocifisso, sulla parete del letto, e altre immagini sacra. Ancora, i libri del magistrato Raffaele Cantone, per anni impegnato nella caccia ai camorristi nella Dda di Napoli.

Il boss, secondo i magistrati della Dda, viveva in quel rifugio da anni, limitandosi moltissimo nelle uscite e salendo di tanto in tanto nella villetta in superficie di proprietà di un suo fiancheggiatore. Il covo si trova sotto una camera della casa, il cui pavimento si sposta su binari per lasciare accesso al bunker. Un rifugio munito anche di telecamere di protezione e di televisori.

Sono in corso i rilievi della polizia scientifica. Per evitare contaminazioni dell'ambiente e non compromettere i rilievi, per ora non è stato consentito l'accesso a giornalisti e fotoreporter.

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